RIVISTA ITALIANA DIFESA
F-35, CAMM ER e P1HH, il Generale Rosso parla chiaro 13/03/2019 | Pietro Batacchi

Importante audizione ieri in Parlamento del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Gen. Alberto Rosso, di cui RID è in grado adesso di darvi tutti i dettagli. Il Generale Rosso è stato estremamente chiaro toccando diversi aspetti, ma, soprattutto, concentrandosi sulle 4 questioni oggi più spinose: futuro caccia europeo, F-35, CAMM ER e P1HH. Riguardo alla prima questione, il Generale ha affermato esplicitamente che l’Italia deve prendere in fretta una decisione sull’ingresso in uno dei 2 programmi sul tavolo – TEMPEST o FCAS –  non potendosi permettere di restarne fuori, mentre sull’F-35 Rosso si è detto preoccupato di rallentamenti o riduzioni quantitative perché ciò costringerebbe ad acquisire macchine più vecchie e costose. L’F-35, invece, si sta dimostrando un velivolo rivoluzionario che sta incontrando il favore e l’entusiasmo dei piloti. Sul CAMM ER, il Generale ha messo in evidenza la criticità derivata dal mancato finanziamento del programma di MBDA per la difesa antiaerea dell’Italia che potrebbe così ritrovarsi priva di un rimpiazzo dell’ASPIDE attualmente in servizio a partire dal 2020-2021, con gravi ripercussioni, tra l’altro, anche sul piano politico-diplomatico visto che sistemi del genere sono dispiegati regolarmente a protezione di grandi eventi. Tra l’altro, le parole di Rosso su F-35 e CAMM ER si collocano sullo sfondo di quanto comunicato anche al termine del recente Consiglio Supremo di Difesa a proposito della “continuità, anche finanziaria, che deve necessariamente caratterizzare i programmi di ammodernamento che si sviluppano su orizzonti temporali particolarmente lunghi”. Infine, sul P1HH il Capo di Stato Maggiore ha riconfermato che il velivolo non incontra le aspettative dell’AM aggiungendo che “ occorre trovare un programma non di tampone, che garantisca dei ritorni operativi ed occupazionali”. Del resto, gli 8 velivoli che verrebbero acquisiti con il nuovo finanziamento da 250 milioni sono quelli a suo tempo ordinati dagli EAU ed hanno, come sottolineato dal Generale, “capacità abbastanza ridotte”. Inoltre, a quanto risulta a RID, 6 velivoli sono già di fatto stati completati per cui il finanziamento di cui sopra non apporterebbe nulla né alle maestranze né all’ingegneria dell’azienda, a dimostrazione del cortissimo respiro del provvedimento in questione.


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