RIVISTA ITALIANA DIFESA
DYNAMIC MANTA si conclude 08/03/2019 | Antonello Forestiere

Si è conclusa oggi l’esercitazione DYNAMIC MANTA 2019 (DY.MA. 2019), l’evento addestrativo NATO a spiccata vocazione antisommergibile che si svolge annualmente nel Mar Ionio, al largo della costa orientale della Sicilia. L’esercitazione che è organizzata dall’Allied Maritime Command (MARCOM) di a Northwood (Regno Unito) sotto il controllo dei Comandi NATO Allied Maritime Air Command (MARAIRNATO) e Submarine Command (COMSUBNATO) ha preso l’avvio il 25 febbraio scorso con la contemporanea uscita in mare dai porti di Catania, Augusta e Siracusa, di tutte le unità partecipanti. Hanno infatti preso parte a questa Advanced ASW Exercise navi, sottomarini, velivoli ed elicotteri di 10 Nazioni dell’Alleanza Atlantica (Olanda, Canada, Francia, Germania. Grecia, Italia, Spagna, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti). Nel dettaglio sono state impiegate 9 unità di superficie, 5 sommergibili, 7 pattugliatori marittimi, 11 elicotteri (9 imbarcati e 2 a terra). L’esercitazione è stata supportata da un In-Stride Debriefing Team (IDT) composto da esperti nella lotta antisommergibile basati in un apposito comando presso la Base di Sigonella con il compito di analizzare l’operato di ogni unità in tempo reale e fornendo un utile debriefing a navi, sottomarini ed equipaggi di volo. Questo ha consentito conseguentemente l’accelerazione dei tempi di intervento, la possibilità di apportarvi modifiche, il miglioramento delle prestazioni con l’aumento, in generale, della prontezza al contrasto antisommergibile. Tutti gli assetti partecipanti alle manovre hanno infine avuto l’assai utile opportunità di assumere a turno sia il ruolo di “cacciatore” che quello di “preda”. Nel corso dell’esercitazione, grazie ad autorizzazione dello Stato Maggiore Difesa per il tramite del Comando 41° Stormo A.M., è stato possibile effettuare un’esauriente visita agli MPA rischieratisi a Sigonella dopo lunghi voli di trasferimento dalle rispettive basi. La componente aerea di DY.MA. 2019 ha visto impegnati un velivolo P-8A POSEIDON (Stati Uniti) del VP-26 “Tridents”, reparto attualmente presente in rotazione alla NAS II; due CP-140 AURORA (Canada) del 407 LRP Sqn di base a Vancouver; un CN-235M-100 (Turchia) del 301st Filo giunto dalla Cengiz Topel Deniz Hava Üssü - Izmit; un P-3M ORION (Spagna) dell’Ejercito del Aire in forza al Grupo 22 (221 Escuadròn) dell’Ala 11 con sede a Moròn - Siviglia; un ATLANTIQUE 2 (Francia) della Flottille 21F proveniente da Lann-Bihoué - Lorient; un P-3C CUP+ (Germania) del Marinefliegergeschwader 3 “Graf Zeppelin” (MFG 3 “GZ”) giunto da Nordholz, base aerea costiera della Bassa Sassonia prospiciente il Baltico ed il Mare del Nord. Gli MPA hanno operato sul mare a rotazione, con missioni individuali giornaliere di 6-8 ore di durata, al rientro delle quali i velivoli, dopo essere stati parcheggiati nelle aree assegnate, venivano nuovamente riforniti e subito presi in cura dagli specialisti; immancabile tra alcuni degli equipaggi la presenza di personale femminile, oramai consolidata anche in questa specialità.

Un CN-235 turco (A. Forestiere)

Un P-3M spagnolo. (A. Forestiere)

Uno dei 3 P-72A MP dell'AM. (A. Forestiere)

Un CP-140 Canadese. (A. Forestiere)

Una fase del rifornimento del CP-140 canadese. (A. Forestiere)

Tre P-8A POSEIDON dell'US Navy. (A. Forestiere)

Rifornimento per un ATLATIQUE 2 francese. (A. Forestiere)

Un ATLANTIQUE 2 francese e un P-3C tedesco. (A. Forestiere)


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