RIVISTA ITALIANA DIFESA
UAS e robotica per il British Army 08/03/2019 | Gabriele Molinelli

In una conferenza organizzata al Museo della Scienza di Kensington, a Londra, il British Army ha presentato alcuni dei risultati delle annuali esercitazioni sperimentali Army Warfighting Experiment, la cui edizione 2019 inizierà a breve. Durante gli eventi AWE, reparti militari britannici sperimentano soluzioni tecnologiche innovative offerte dall'industria. Alle esercitazioni partecipa regolarmente anche una delegazione di militari americani; in cambio, team britannici prendono parte all'equivalente evento che si svolge negli Stati Uniti. Quella del 2019 sarà la quinta edizione.

Il 2018 è stato l'anno dei sistemi robotici, e i risultati sono stati tali da indurre il MOD a stanziare 66 milioni di sterline per la rapida acquisizione di diversi sistemi. Il finanziamento proviene dal “Transformation Fund” di 160 milioni voluto dal Segretario alla Difesa Gavin Williamson espressamente per promuovere il rapido sviluppo tecnologico all'interno delle forze armate. Il segretario Williamson è intervenuto di persona per annunciare che 31 milioni saranno investiti in Nano e Mini UAS per la fanteria, rispettivamente il micro-elicottero Prox Dynamics AS BLACK HORNET e il mini-UAS AeroVironment RQ-20 PUMA 2. 12 milioni saranno investiti su sistemi robotici veicolari, in particolare un kit, dimostrato durante AWE 2018 su un IFV WARRIOR, capace di convertire veicoli corazzati esistenti in veicoli autonomi e a controllo remoto.

23 milioni vanno al sistema THESEUS, una soluzione sperimentale per il rifornimento delle truppe in prima linea tramite l'uso di sistemi unmanned: lo STORK di Animal Dynamics è un paraglider, per ora realizzato in piccolo e con un carico utile di un centinaio di Kg ma con piani per una versione capace di 3000. Barnard Microsystems ha prodotto un UAV a decollo verticale, anch'esso già sperimentato nel 2018, mentre Horiba Mira e Qinetiq e Milrem forniscono due Unmanned Ground Vehicles, rispettivamente il ruotato 6x6 VIKING e il cingolato TITAN, disponibile anche come veicolo da ricognizione e combattimento con varie combinazioni di armi e sensori. Il VIKING può trasportare un carico di 600 kg su distanze di fino a 200 km, mentre il TITAN combina robototica Qinetiq con la base veicolare THEMIS di Milrem.

Alcuni sistemi saranno dispiegati in azione con reparti del British Army già più tardi quest'anno, equipaggiando anche il battlegroup basato in Estonia nell'ambito della NATO Enhanced Forward Presence. 

Nei giorni scorsi era stato anche annunciato un investimento separato del valore di 11 milioni per capacità di contrasto a minacce Chimiche, Biologiche, Radiologiche, Nucleari (CBRN), in particolare con lo sviluppo di sensori su UAV e UGV per la ricognizione in aree contaminate e pericolose.


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