RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'US Navy pensa al prossimo incrociatore 20/02/2019 | Gabriele Molinelli

 

La US Navy ha pubblicato una Request For Information per il programma Large Surface Combatant che si propone di definire il successore degli incrociatori tipo CG-47 classe TICONDEROGA e dei grandi caccia DDG-51 tipo ARLEIGH BURKE.

Il nuovo piano della US Navy, che aveva cominciato ad emergere in gennaio nelle dichiarazioni del Contrammiraglio Ronald Boxall, Surface Warfare Director, prevede che la futura flotta di superficie (Future Surface Combatant Force) si articoli su Large Surface Combatants, Small Surface Combatants (LCS e FFG-X), navi unmanned o optionally-manned (O/USV) e un sistema di combattimento comune ed integrato (Common Integrated Combat System).

Per LSC la US Navy intende avvalersi inizialmente del Combat System dei nuovi DDG-51 Flight III. L'approccio delineato dalla RFI è di tipo evolutivo, e viene specificato che verranno identificate e valutate le possibilità di integrate ulteriori sistemi meccanici ed elettrici, già maturi, all'interno di uno scafo nuovo o modificato.

Al nuovo design si richiede una grande flessibilità e capacità di crescita negli anni a venire. La RFI specifica che dovranno essere inclusi ampi margini di spazio, peso, potenza disponibile e raffreddamento per facilitare l'integrazione di futuri sistemi, sensori ed elettronica.

Viene anche richiesta la possibilità di impiegare missili più lunghi e di maggior diametro rispetto a quelli esistenti. Questo probabilmente si traduce, almeno inizialmente, in margini di spazio, poiché al momento il MK-41 rimane il lanciatore verticale standard, mentre il MK-57 usato per ora sui soli DDG-1000 classe ZUMWALT può accogliere missili di diametro significativamente maggiore ma non più lunghi. Lo sviluppo di un nuovo lanciatore (e di nuovi missili) è dunque una prospettiva per il futuro.

Viene richiesta una capacità incrementata di imbarco e supporto di un team comando con relativo staff, ed è ricercato un miglioramento della segnatura delle unità per renderle più difficili da individuare e attaccare.

Dovranno inoltre essere disponibili potenza installata e supporti vari tali da consentire l'installazione di armi ad energia diretta (laser, principalmente) per la difesa a 360°.

Nella RFI la US Navy chiede all'industria cantieristica e ad esperti accademici di formulare proposte e suggerimenti che includano soluzioni per il controllo dei costi, la riduzione dei tempi di fermo nave per la manutenzione e le migliori soluzioni tecnologiche per la crescita futura.

A breve sono attese ulteriori RFI, incluse 2 diverse richieste per unità unmanned oppure optionally manned: una, più piccola, fungerà da “sensore avanzato”, mentre una seconda, più grande, includerà anche armamenti.

L'inclusione di navi senza equipaggio e un rinnovato interesse nelle fregate genereranno sicuramente importanti cambiamenti nel programma di costruzione navale a lungo termine. Gli ordini, finanziati dal Congresso, per 3 LCS aggiuntive hanno già modificato il requisito per 52 Small Surface Combatants, e il numero è destinato a cambiare ancora.


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