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La Francia prova uno strike nucleare 07/02/2019 | Gabriele Molinelli

Lunedì 4 febbraio, l'Aeronautica Francese ha completato un'esercitazione che ha simulato un attacco nucleare a lungo raggio con il missile stand-off aerolanciato ASMP-A di MBDA. La simulazione ha generato più interesse del solito, considerato il periodo particolare che stiamo vivendo, con il collasso del Trattato INF, ma queste esercitazioni vengono eseguite ad intervalli regolari per mantenere la credibilità della componente aerea del deterrente nucleare Francese.

Un Dassault RAFALE della squadriglia 2/4 “La Fayette” è decollato dalla Base Aerea 113 di Saint-Dizier per una missione durata 11 ore ed articolata su tutte le fasi di una missione nucleare: volo ad alta quota con diversi successivi rifornimenti in volo da aerocisterne C-135 e dal primo dei nuovi A330 PHÉNIX della 31ª Squadriglia Rifornimento Aereo e Trasporto Strategico, penetrazione tattica a bassa quota e volo a profilo del terreno nell'aerea del bersaglio, e lancio del missile. L'ASMP-A, senza testata, è stato lanciato in un'area test del poligono di Biscarrosse.

Il missile Air-Sol Moyenne Portée-Amélioré ASMP-A è un missile spinto da un RamJet, che dovrebbe dargli un'elevata velocità, forse fino a Mach 3, a seconda della quota. Il suo raggio d'azione è stimato in quasi 500 Km, La testata nucleare ha una potenza variabile, fino a 300 kilotoni. Ad oggi dovrebbero essere stati prodotti solo 54 ASMP-A, inclusi quelli usati nei test, a seguito delle riduzioni dell'arsenale nucleare decise nel 2008. La Francia ha circa 60 testate per ASMP-A, di cui una parte riservata alla Marina per uso sui RAFALE della portaerei CHARLES DE GAULLE.

Nella dottrina nucleare francese, l'ASMP-A è importante perché garantisce l'”ultimo avvertimento” da lanciare ad un nemico che potrebbe aver sottovalutato la determinazione della Francia a difendere i propri interessi vitali.

L'armamento dei velivoli con testate reali, l'addestramento all'attacco e il volo verso il bersaglio fungono tutti da visibili strumenti di pressione durante una crisi, mantenendo al contempo la possibilità di annullare le operazioni in qualsiasi momento, anche con gli aerei già in volo. I francesi si riservano addirittura la possibilità di detonare una testata in alta atmosfera a scopo dimostrativo, se necessario, e la loro dottrina contempla l'uso del nucleare, in casi eccezionali, anche contro organizzazioni terroristiche (quando esse siano riconosciute come emanazione di stati). Gli ASMP-A completano dunque la dissuasione esercitata tramite i missili balistici dei 4 SSBN della Marina, armi per loro natura più adatte alla rappresaglia massiccia. Fino agli anni 90 la Francia ha mantenuto una triade nucleare completa, con missili balistici S3 basati in silo sotterranei sul Plateau d'Albion, ma le installazioni e gli ordigni sono stati distrutti entro il 1999.


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