RIVISTA ITALIANA DIFESA
Malta: firmato il contratto per il nuovo OPV italiano 25/01/2019 | Giuliano Da Fre'

Si è svolta la cerimonia ufficiale di firma del contratto (del valore di 35 milioni di euro) al Cantiere Navale Vittoria di Adria (Rovigo) per la fornitura di un nuovo pattugliatore da 75 metri di lunghezza e 1.800 t di dislocamento, destinato a divenire la nuova nave ammiraglia della componente navale del Maritime Squadron-Armed Forces of Malta, la componente navale delle Forze Armate maltesi. In passato la cantieristica italiana aveva fornito diverse unità a Malta, a partire da alcune motovedette BAGLIETTO negli anni ’50: rapporti rafforzati dall’avvio nel 1973 della Missione Italiana di Collaborazione nel Campo della Difesa, con il trasferimento di materiale di seconda mano. Più di recente, Malta ha acquistato RHIB tipo INTERCEPTOR della FB di Annone Brianza, 2 vedette SUPERVITTORIA-800 realizzati 20 anni fa proprio dal Cantiere Navale Vittoria, e infine il pattugliatore P-61, tipo SAETTIA Mk-3 da 53 metri e 390 t con ponte di volo per elicotteri AW-139, consegnato nel 2005 da Fincantieri, che nel 2016-2017 ne ha poi curato l’ammodernamento e la rimotorizzazione. Attualmente, l’unità più grande della flottiglia maltese è il P-62, un OPV costruito nel 1979, e ceduto dall’Irlanda nel 2015, da 1.000 t ma privo di ponte di volo. Il P-71 che sarà realizzato ad Adria avrà dimensioni maggiori, e un design estremamente avanzato. Lungo quasi 75 metri e largo 13, con un dislocamento p.c. di 1.800 t, disporrà a poppa di un ampio ponte di volo privo di hangar ma con una postazione di rifornimento per elicotteri tipo AW-139, mentre nella zona sottostante troverà alloggio un RHIB da 9 metri, con rampa di lancio e spazi e accessi anche per lo sbarco/imbarco di uomini e materiali. Un secondo RHIB (entrambe le imbarcazioni raggiungono i 40 nodi) sarà alloggiato in una stazione laterale, a dritta. La plancia di comando sarà del tipo integrato con visione a 360°, e l’elevato livello di automazione permetterà di limitare l’equipaggio a 50 effettivi. A proravia sarà presente una torre a controllo remotizzato per una mitragliera da 25 mm, cui si aggiungeranno mitragliatrici da 12,7 e 7,62 mm in varie postazioni manuali; la sensoristica comprenderà un radar 2D per la sorveglianza, apparati per il soccorso SAR e le comunicazioni satellitari: ovviamente gli ampi spazi disponibili permetteranno successive implementazioni. La propulsione è affidata a 2 diesel integrati da 2 motori elettrici, che garantiranno una velocità di 20 nodi, con ampia autonomia e grande maneggevolezza. Il contratto era già stato assegnato a ottobre 2018, nell’ambito di una gara avviata nel 2016 cui hanno partecipato 10 concorrenti. I costi saranno coperti per il 75% dall’Unione Europea, nell’ambito del programma 2014-2020 per il controllo delle frontiere. La costruzione dell’unità inizierà a primavera, e la consegna è prevista nel secondo semestre del 2020.


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