RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovi pensionamenti per le navi della Marina Militare 07/01/2019 | Giuliano Da Frè

Tra radiazioni, disarmi e passaggi in RDT (Ridotta Tabella di Disponibilità) prosegue l’uscita di scena da parte delle unità più datate della Marina Militare. L’ultimo giorno dell’anno ha infatti visto la fregata ESPERO, appena rientrata a Taranto dopo un ultimo dispiegamento nell’ambito della missione MARE SICURO, passare nella riserva, primo passo verso il disarmo e la radiazione. Nave ESPERO, in servizio dal 1985, è l’ultima delle 4 fregate classe MAESTRALE non sottoposte al secondo upgrade del 2005-2009 a uscire di scena. E, nonostante il mancato intervento di aggiornamento, dopo aver accumulato una vita media operativa di circa 33 anni, contro i 25 inizialmente previsti. Il passaggio in riserva di nave ESPERO, che segue quello delle gemelle MAESTRALE, ALISEO ed EURO, avvenuto tra 2015 e 2018, mette a disposizione per l’eventuale vendita di seconda mano (previo ammodernamento) un gruppo omogeneo di 4 unità, ancora valide benché datate e spremute. La stessa ESPERO va in pensione dopo una lunga e intensa vita operativa, che l’ha vista partecipare alle missioni GOLFO-1 (1988), SHARP FENCE e SHARP GUARD in Adriatico, a più riprese tra 1992 e 1996, alla LEONTE in Libano (1006), nonché a vari turni di ACTIVE ENDEAVOUR, ATLANTA e MARE NOSTRUM/SICURO, tra 2005 e 2018. Va sottolineato inoltre come la capoclasse MAESTRALE, completata nel 1982, sia stata ufficialmente radiata un mese fa. Con la fine del 2018, infine, sono stati definitivamente radiati anche il rimorchiatore d’altura con capacità SAR PROMETEO, classe ATLANTE, in servizio dal 1975, e l’ex dragamine MITILO, una della unità classe ARAGOSTA realizzate nel 1956-1957, e dal 1985 impiegata come unità addestrativa alle dipendenze dell’Accademia Navale di Livorno. Le 2 unità erano state passate in disarmo il 2 ottobre 2017.


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