RIVISTA ITALIANA DIFESA
Brasile varato il primo SCORPENE 18/12/2018 | Andrea Mottola

Lo scorso 14 dicembre, presso i cantieri navali di Itaguaì, è stato consegnato il RIACHUELO, primo sommergibile d’attacco classe SCORPENE destinato alla Marinha do Brasil. Il RIACHUELO (distintivo ottico S-40), rappresenta la prima unità di un lotto di 5 battelli – 4 convenzionali ed uno a propulsione nucleare – in via di acquisizione dal Brasile secondo quanto stabilito dal programma ventennale Prosub, lanciato nel dicembre del 2008. In base all’accordo per il trasferimento di tecnologie firmato con Naval Group, prime contractor del progetto, è prevista la costruzione in loco dei sommergibili convenzionali da parte dei cantieri Itaguaì (responsabile del 41% della costruzione dei sottomarini) e della Odebarecht (59% di quota produttiva), aziende sussidiarie del colosso francese. Naval Group si occuperà della costruzione di una base navale, del miglioramento/allargamento delle infrastrutture cantieristiche (in collaborazione con l’azienda brasiliana Construtora Norberto Odebrecht - CNO) e della progettazione e dell’assistenza alla produzione dell’unità a propulsione nucleare. Dal punto di vista strutturale, gli SCORPENE brasiliani, variante denominata S-BR, differiranno dagli altri battelli della classe in termini di lunghezza (72 metri, rispetto ai 66 malesiani ed ai 70 cileni) e di personale imbarcato, nonché nel dislocamento (2.000 tonnellate, contro le 1.570/1.875 tn). Anche al livello prestazionale esisterebbero alcune differenze riguardanti l’incremento nel raggio d’azione e nell’autonomia rispetto alle unità cilene e malesiane. Per gran parte del 2019 il RIACHUELO sarà impegnato nelle prove in mare secondo un programma che prevede la sua entrata in servizio operativo nella prima metà del 2020. I restanti sommergibili convenzionali (S-41 HUMAITA’, S-42 TONELERO ed S-43 ANGOSTURA) dovrebbero essere consegnati secondo cadenze di 12/18 mesi, mentre si prevedono tempi maggiormente dilatati per la consegna dell’unità nucleare ALVARO ALBERTO che non dovrebbe avvenire prima del 2024.


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