RIVISTA ITALIANA DIFESA
Via ai lavori sulla 3ª portaerei cinese 30/11/2018 | Andrea Mottola

Secondo quanto comunicato da fonti vicine alla Difesa cinese, nei mesi scorsi sarebbero partiti i lavori di costruzione delle prime parti della nuova portaerei cinese nei cantieri Jiangnan di Shanghai. La nave, al momento denominata TYPE-002, sarebbe la terza della sua categoria nella flotta della Marina Popolare cinese (PLAN), aggiungendosi alla LIAONING, ex incrociatore portaeromobili sovietico VARYAG (seconda nave della classe KUZNETSOV) entrata ufficialmente in servizio nel 2016, e alla TYPE-001A SHANDONG, la prima portaerei interamente costruita in Cina ed attualmente impegnata nelle prove in mare, prima dell’entrata in servizio effettivo prevista la seconda metà del 2019. La nuova portaerei sarà la prima ad essere dotata di sistema di lancio tramite catapulte (CATOBAR,decollo tramite catapulte e atterraggio tramite cavi d’arresto), laddove sia la LIAONING che la TYPE-001A dispongono dello stesso sistema di arresto, ma necessitano di uno ski-jump per il lancio dei propri aerei (sistema STOBAR). Quello che resta da capire è se la scelta ricadrà sulle tradizionali catapulte a vapore, oppure se va dato credito alle voci provenienti da alcuni alti ufficiali della PLAN che, nonostante la scarsa esperienza cinese nel campo delle portaerei, lascerebbero intendere la possibile installazione di un sistema basato su catapulte alimentate ad energia elettromagnetica – il cosiddetto EMALS – da poco sviluppato dalla General Atomics per le portaerei classe FORD della US Navy. Che si tratti di sistema a vapore o basato su energia elettromagnetica, la presenza di catapulte per il lancio dei velivoli, che richiedono una quantità di energia non indifferente per essere azionate, presupporrebbe l’installazione di un impianto propulsivo di tipo nucleare. Anche in questo caso, tuttavia, i cinesi affermano di aver sviluppato un nuovo sistema di propulsione elettrica integrata (non è chiaro se a diesel, gas o combinata) che permetterebbe l’utilizzo di catapulte senza la necessità di un’alimentazione proveniente da reazione nucleare. Indipendentemente dal sistema utilizzato, il lancio dei velivoli tramite catapulte rappresenterà un enorme passo avanti dal punto di vista capacitivo, sopratutto in termini di carico utile e autonomia, per i velivoli imbarcati. Gli aerei cinesi, infatti, potranno decollare con carichi superiori non avendo più le limitazioni di peso al decollo imposte dallo ski-jump. Non esistono conferme ufficiali sui tempi di consegna alla Marina Cinese, ma si parla di non meno di 36 mesi.


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