RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il Giappone rafforza la difesa antimissile 26/11/2018 | Giuliano Da Fre'

La Marina Giapponese prosegue il potenziamento delle capacità anti-missile balistico delle sue unità da difesa aerea tipo AEGIS. Tokyo ha infatti chiesto agli Stati Uniti il via libera (tramite FMS) all’acquisto di un primo lotto di 8 missili STANDARD SM-3 Block-IB, e 13 SM-3 Block IIA, oltre ai canister per moduli di lancio verticale Mk-21 e Mk-29, per un valore complessivo di 561 milioni di dollari. Una richiesta che fa seguito alla precedente, evasa sempre via FMS, per 4 SM-3 Block IIA e altrettanti canister Mk-29, da 133 milioni di dollari, avanzata a gennaio, mentre a settembre erano stati effettuati test di difesa anti-missile con gli SM-3 Block-IB Threat Upgrade (SM-3 Block-IB TU) imbarcati sull’ATAGO. I sistemi sono infatti compatibili con i 4 cacciatorpediniere da 10.000 t. classe KONGO, realizzati tra 1990 e 1998, e aggiornati nel 2007-2010, e i 2 caccia derivati classe ATAGO, in servizio dal 2007-2008, per i quali è già stato avviato un primo upgrade. Nel 2020-2021 entreranno quindi in servizio i 2 ATAGO Improved (27DDG), il cui capoclasse MAYA è stato varato lo scorso 30 luglio. Una volta ottenuto il via libera dal Congresso, il pacchetto verrà realizzato da Raytheon Missile Systems, nel sito di Tucson, per i missili, e da BAE Systems, a Minneapolis, per i canister, e includerà 5 anni di supporto tecnico. Da sottolineare che gli SM-3 Block IIA vengono realizzati assieme all’industria giapponese, con la Mitsubishi Heavy Industries che contribuisce, nell’ambito di un accordo intergovernativo del 2006, allo sviluppo dei motori del secondo e terzo stadio, e di un nuovo cono ultraleggero del missile. Come sottolineato dalla US Defense Security Cooperation Agency (DSCA) nel rapporto destinato al Congresso, questa fornitura “contribuirà alla politica estera e alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, migliorando la sicurezza di un alleato chiave” in funzione della stabilità una maggiore capacità di difesa contro i missili balistici. Con un occhio non solo alla Corea del Nord, ma anche alla Cina.


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