RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il J-20 mostra i denti 16/11/2018 | Andrea Mottola

Star indiscussa dell’ultimo salone aeronautico cinese di Zhuhai è stato sicuramente il caccia stealth di 5ª generazione Chengdu J-20, con 2 esemplari presenti durante l’intera rassegna. A rendere ancor più interessante la loro partecipazione, il volo dimostrativo, avvenuto l’ultimo giorno del salone, durante il quale i 2 J-20 hanno mostrato il carico completo di missili alloggiabili nelle baie interne. Nello specifico, la configurazione includeva 4 missili aria-aria a guida radar attiva BVR Avic PL-15 con propulsione convenzionale con propellente solido e motore a razzo (non ramjet/stratoreattore, come da alcuni paventato) – missile derivato dal PL-12 e mostrato a Zhuhai per la prima volta, dopo la loro recente produzione – alloggiati nella stiva armi principale, situata al centro della fusoliera, e una coppia di PL-10 (copia modernizzata del vecchio ASPIDE) a corto raggio con seeker IR montati su guide dedicate e alloggiati nelle 2 baie armi laterali. Le porte di queste ultime, apparentemente, sarebbero in grado di essere chiuse una volta che il meccanismo di espulsione abbia portato il pilone d’aggancio con il missile all’esterno, senza necessariamente lanciarlo. Per intenderci, qualcosa di diverso da ciò che avviene su F-22 o F-35, nei quali le porte delle stive armi devono restare aperte fino al lancio del missile e solo dopo possono far rientrare la guida/travetto e richiudersi. Chiaramente, la soluzione cinese darebbe grossi benefici dal punto di vista della riduzione della segnatura radar (RCS) del velivolo e della manovrabilità dello stesso, nei casi di combattimento aereo ravvicinato. Tuttavia, si può anche ipotizzare che la scelta adottata dai cinesi possa essere dovuta anche al fatto che il J-20 non è in grado, quantomeno attualmente, di aprire le porte delle baie interne, acquisire un bersaglio, lanciare il missile e ritrarre la guida in modo sufficientemente rapido. O, anche, che la scelta di estrarre il missile e di lasciarlo esternamente in previsione di un suo lancio in tempi brevi, possa essere legata ad un più efficace utilizzo del sistema di puntamento integrato nel casco del pilota, esattamente come avverrà su LIGHTNING II e RAPTOR una volta che entrerà in servizio l'AIM-9X Block II.


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