RIVISTA ITALIANA DIFESA
Difesa: novità sui tagli 12/11/2018 | Pietro Batacchi

Iniziano a definirsi con maggiore chiarezza i contorni degli annunciati tagli alla Difesa previsti con la Legge di Bilancio 2019. Grazie alle schede e alle note tecniche approntati dagli uffici studi parlamentari, infatti, è stato possibile fare un quadro più preciso che, a meno di revisioni in sede di esame parlamentare, vedrà la Difesa nel suo complesso perdere il prossimo anno 372 milioni di euro: 254 milioni di bilancio ordinario e 118 milioni di bilancio MiSE. In parte saranno tagli veri e propri, in parte frutto della cosiddetta “flessibilità orizzontale” che vedrà spostare agli esercizi successivi al 2019 alcune voci di spesa. Al bilancio ordinario della Difesa verranno tolti 60 milioni più altri 25 milioni dovuti alla riduzione del fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale (“fondone”), previsto dalle Legge di Bilancio 2017, mentre 170 milioni sono sono frutto della flessibilità orizzontale e andranno in toto a a colpire gli investimenti in procurement. Per quanto riguarda, invece, il MiSE i 118 milioni di euro in questione sono interamente dovuti alla flessibilità orizzontale: 40 milioni sul programma FREMM, 38 milioni sul programma Eurofighter, ed altri 40 milioni sulla Legge 808 che finanzia la ricerca e sviluppo per l’accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico. Nel complesso verranno ridimensionati, pertanto, sopratutto gli investimenti nell'acquisizione di nuovi armamenti, con gravi ripercussioni sull’industria e sul tessuto occupazionale del Paese, mentre le spese per il personale aumenteranno (a fronte della contrazione degli organici prevista dalla Legge Di Paola) ed altre voci di spesa anacronistiche, come l'Ausiliaria, non verranno toccate.


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