E’ un “grande gioco” lungo una via d’acqua importante, quella del Mar Rosso. In un quadrante ristretto cresce la presenza internazionale mentre sull’altra costa divampa la crisi yemenita. A fine agosto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato un’intesa con l’Eritrea per l’apertura di un hub logistico nel Paese africano. C’è incertezza su estensione e tempi, ma non sulla volontà di Mosca di farsi largo in un’area dove sono in gara molti concorrenti. L’iniziativa del Cremlino, animata da interessi economici e strategici, conferma inoltre l’impegno in Africa, già dimostrato dall’accordo con la Repubblica Centro-africana. La collaborazione dei Russi con Asmara accompagna una presenza massiccia di altri attori. In passato si è parlato di soste negli scali eritrei di navi iraniane mentre sono ben noti i rapporti tra le autorità locali e Israele. Indiscrezioni – più svolte smentite – hanno indicato possibili punti d’ascolto e sorveglianza israeliani tra Massawa e Amba Soira. Gerusalemme userebbe la lunga amicizia con l'Eritrea per sorvegliare lo Stretto e vigilare sulle mosse di Teheran. Anche di recente fonti di alto livello hanno lasciato spazio a possibili interventi nel caso i Pasdaran volessero interrompere il traffico marittimo. Molto più evidenti le attività degli Emirati Arabi Uniti – insieme a quelle saudite - che hanno costruito un paio di basi, schierato elicotteri e aerei, e creato campi d’addestramento per forze amiche (dai Sudanesi ai Somali). Assab è diventato così il trampolino per lanciare operazioni contro i ribelli sciiti Houti nello Yemen. Lo “sbarco” di potenze straniere in Eritrea ricorda quanto sta avvenendo poco a più a sud, a Gibuti. In cambio di robusti affitti, le autorità hanno autorizzato l’apertura di installazioni militari: ai 1450 francesi, sempre di casa a Camp Lemonnier, si sono aggiunti nel tempo gli Stati Uniti (4000 soldati), l’Italia (90) e il Giappone (180). Infine, la Cina (1000), ultima arrivata, ha realizzato una grande caserma, strutture portuali e, sembra, enormi depositi sotterranei.