RIVISTA ITALIANA DIFESA
Proseguono i test della bomba nucleare B61-12 06/07/2018 | Andrea Mottola

Lo scorso 29 giugno, il Dipartimento Nazionale dell’Energia statunitense e l’USAF hanno comunicato di aver completato con successo i primi 2 test di certificazione allo sgancio della bomba nucleare tattica a caduta libera B61-12 da un bombardiere strategico B-2 SPIRIT. I test di prova - denominati System Qualification Drop Test - effettuati ovviamente con ordigno sprovvisto di testata esplosiva, sono avvenuti lo scorso 9 giugno sul Test Range della base di Tonopah (Nevada) e sono stati eseguiti per verificare la compatibilità della nuova bomba, in particolare il suo nuovo design - comprendente anche il nuovo tail-kit progettato dalla Boeing che ne incrementa la precisione entro i 30 metri dal bersaglio - con i bombardieri B-2. Nello specifico, il test effettuato nell’ambito dal programma di allungamento della vita operativa della dell’ordigno (Life Extension Program – LEP), è stato eseguito con lo sgancio di 2 ordigni disarmati da un bombardiere B-2 del 419th Test & Evaluation Squadron della Edwards Air Force Base in California, per verificare la compatibilità della nuova B61-12 con le baie interne ed i sistemi di sgancio del velivolo. Nei prossimi mesi, verranno effettuati test di sgancio anche da velivoli multiruolo (F-15E, F-16C/D, TORNADO ed F-35). La B61-12 LEP andrà a sostituire le varianti esistenti della bomba nucleare (B61-3/4/7/11) presenti nell’arsenale statunitense, con le prime unità prodotte in serie previste per la prima metà del 2020, per un totale previsto di 400/500 ordigni entro il 2025. La bomba può essere sganciata sia in modalità balistica/gravitazionale che guidata, tramite sistema di navigazione inerziale GPS assistita presente nel tail-kit. Per quanto molti dei dettagli siano ancora classificati, la testata dell’ordigno dovrebbe raggiungere un massimo di 50 kilotoni.


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