La Germania sembra ormai aver deciso che il sostituto del TORNADO sarà l’Eurofighter TYPHOON. Ragioni politiche e industriali del resto spingono in questa direzione nonostante la palesata – ufficialmente e non ufficialmente – preferenza della Luftwaffe per l’F-35. I tempi sono stretti e da qui ad un annetto sapremo probabilmente chi l’ha spuntata per un requisito di 90 velivoli più eventualmente altri 33 esemplari per rimpiazzare i TYPHOON Tranche 1. Certo è che se il TYPHOON – caccia agile, potente e veloce per eccellenza – dovrà sostituire un cacciabombardiere come il TORNADO, le modifiche dovranno essere tante e molto estese, e gli investimenti significativi, a tutto vantaggio però dell’industria del Vecchio Continente. Per prima cosa il radar. Già adesso si sa che i Tedeschi vogliono la configurazione R1 Plus Plus del CAPTOR-E, ma questo giocoforza significa aggiornare anche il sistema di autoprotezione DASS PRAETORIAN per evitare interferenze di sorta e permettere ai 2 sistemi di lavorare assieme in maniera ottimale. Come noto, infatti, il CAPTOR-E, nelle sue 2 versioni più evolute, R1 Plus Plus e R2 (quest’ultima appannaggio dei soli Inglesi) ha anche capacità di guerra elettronica che, appunto, dovranno sposarsi con le funzionalità offerte dal DAS per ottimizzare le prestazioni della macchina nel suo complesso. Poi bisognerà intervenire sul motore - in particolare sul FADEC, ma si parla anche di ingrandire la ventola - per adattarlo al nuovo ciclo e pure valutare in che modo estendere l’autonomia – anche se al momento non si parla di CFT. Un’ultima annotazione. Oltre ai TORNADO IDS, il TYPHOON dovrebbe eventualmente rimpiazzare anche i TORNADO ECR ed essere adattato per lo strike nucleare. Nel primo caso, bisognerà ragionare sull’integrazione di un escort jammer – e qui la mente corre all’EDGE di Elettronica, l’unico prodotto non americano e non israeliano eventualmente disponibile – e dei missili anti-radiazioni. In Europa, la Germania è l’unica nazione assieme all’Italia che dispone di questa capacità: fondamentale, dunque, non perderla, soprattutto se si pensa alla piega che stanno prendendo i nuovi scenari. Nel secondo caso, si dovrà parlare con gli Americani per integrare la bomba nucleare B-61 e certificare il velivolo. Una cosa per nulla banale e che Washington già adesso sta usando come leva di ricatto in favore dell’F-35. In definiva si tratta di tutte modifiche molto costose, ma che servirebbero all’industria tedesca per rilanciarsi, dopo anni di scelte sbagliate che l’hanno fatta decadere notevolmente soprattutto nel settore elettronico e aeronautico, e pure a quella italiana che certe capacità, fortunatamente, ce l’ha ancora. Pregasi di non dimenticarlo.