RIVISTA ITALIANA DIFESA
Montenegro: via all'Air Policing NATO 05/06/2018 | Pietro Batacchi

E' partita ufficialmente oggi la missione NATO di pattugliamento dello spazio aereo del Montenegro. La missione è affidata alle Aeronautiche Greca e Italiana che la assolveranno, rispettivamente, con caccia F-16 FIGHTING FALCON e caccia Eurofighter TYPHOON. Italia e Grecia sono responsabili della sorveglianza dello spazio aereo anche dell'Albania mentre l'Italia, assieme all'Ungheria, della sorveglianza dello spazio aereo sloveno. Dal gennaio 2017, inoltre, è stata attivata anche la BENELUX Air Policing, basata su un accordo per la protezione congiunta dello spazio aereo di Olanda, Belgio e Lussemburgo da parte di velivoli delle Aeronautiche Olandese e Belga. L'Air Policing è una delle attività istituzionali della NATO, in qualità di organizzazione di difesa collettiva, ed è gestita dall'Allied Air Command di Ramstein in Germania che la esegue attraverso i 2 CAOC (Combined Air Operations Center) di Torrejon (Spanga) e Uedem (Germania). La missione coinvolge tutti gli assetti di sorveglianza radar dell'Alleanza, la catena di comando e controllo ed i velivoli in QRA (Quich Reaction Alert). In caso di velivoli che non seguono le regole internazionali sul traffico aereo e civile – volivoli con trasponder spento, che non stabiliscono o interrompano il contatto con l'ATC, che non carichino il piano di volo, ecc. - i CAOC possono lanciare gli intercettori e monitorare la missione riportando direttamente a Ramstein. Accanto alle missioni di pattugliamento aereo già richiamate, bisogna ricordare anche la BAP, Baltic Air Policing (BAP), svolta a rotazione da velivoli di Paesi dell'Alleanza dispiegati direttamente sul territorio dei 3 Paesi baltici – Lettonia, Lituania ed Estonia – a partire dal 2004 e la Airborne Surveillance And Interception Capabilities To Meet Iceland’s Peacetime Prepared Ness Needs (ASIC-IPPN) in Islanda. Quest’ultima prevede il mantenimento di una presenza periodica di velivoli in territorio islandese a Kefavlik che, in considerazione degli eventi e su richiesta, può essere immediatamente trasformata in una missione di Air Policig a tutti gli effetti e su larga scala. A partire dal 2014, infine, a seguito della crisi ucraina e dell'annessione russa della Crimea, la NATO ha deciso di rafforzare ulteriormente l’Air Policing (EAP, Enhanced Air Policing) mediante alcune misure quali l’aumento del numero di velivoli della BAP, ed il rischieramento temporaneo ed a rotazione di velivoli in Romania e Bulgaria a supporto delle locali Aeronautiche.


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