RIVISTA ITALIANA DIFESA
Continua l’offensiva di Haftar su Derna 05/06/2018 | Andrea Mottola

Prosegue l’offensiva delle forze di Haftar sulla città di Derna, assediata dallo scorso luglio ma che, lo scorso 7 maggio, è entrata in una nuova fase. Dopo che nelle scorse settimane le truppe del cosiddetto Esercito Nazionale Libico hanno ripreso possesso delle aree rurali e montagnose nei pressi della città, e dei quartieri più periferici (area industriale di Fatayah e zone collinari di Bab Tobruk e Tamasakat), nell’ultima settimana è partita un’offensiva a tenaglia proveniente dalle aree costiere occidentali ed orientali. Al momento si segnalano pesanti scontri tra gli uomini di Haftar, ormai entrati in città, ed i gruppi armati islamisti – gruppi qaedisti, ma anche legati alla Fratellanza Musulmana ed alle fazioni tripoline che sostengono Serraj - appartenenti ai Mujahedeen del Consiglio della Shura di Derna (MCSD) ed alle cosiddette Forze di Protezione di Derna (FPD) in 2 quartieri, quello occidentale di Shiha e quello orientale di Sahal al-Sharqi. Prima che le unità di Haftar entrassero a Derna - utilizzando inizialmente la strada costiera orientale, ormai sotto il loro pieno controllo, almeno fino alla zona portuale – la città, dove si stima la presenza di oltre 125.000 civili, è stata colpita dal (colpiti depositi armi e presunte postazioni di cecchini) sia dal fuoco d’artiglieria di cannoni D-30, M-1938, lanciarazzi BM-21, mortai M-37, e dal tiro dei cannoni dei carri T-54 e T-62 del 106° Battaglione, sia dai raid aerei di MiG-21MF e MiG-23 (ma non è da escludere la presenza di velivoli stranieri per le sortite notturne), che avevano inizialmente permesso alle truppe del Generale di avanzare fino ai quartieri centrali della città, prima di essere ricacciate nelle aree di Shiha, Sahal, Khadija e Lamis. Secondo quanto comunicato dal Comando dell'operazione, al momento le forze di Haftar avrebbero il controllo sul 70% della città, mentre i miliaziani MCSD/FPD sono arroccati nei quartieri di Al-Balad e Jabela. Nell'operazione sono coinvolte 7 unità terrestri dell'Esercito guidato da Haftar: 4 battaglioni indipendenti (101°, 102°, 106° e 309°), le brigate Tariq bin Ziyad (salafita) e Tobruk Muqatila (costituita da 4 battaglioni - 104°, 159°, 409° e 501°) e da membri della Brigata forze speciali Al-Saiqa, per un totale di oltre 1.000 uomini. Nell'offensiva è coinvolto anche un velivolo Beechcraft B350 recentemente consegnato alle forze di Haftar dalla Francia, impegnato in attività ISR con sortite effettuate dalla base di Khadim, dove sono presenti anche 6 turboelica COIN AT-802 e una coppia di UAV di produzione cinese GJ-1 WING LOONG appartenenti all’Aeronautica degli EAU. Nell’operazione, infine, sono impegnate pure un paio di unità navali, tra cui forse anche l’ex OPV irlandese LE AISLING, recentemente acquisito via EAU dalle forze di Haftar e denominato AL-KARAMA, insieme ad un pattugliatore leggero Damen Stan 1605 che avrebbero colpito 3 imbarcazioni veloci (probabilmente RHIB) al largo della città, sulle quali pare fossero presenti esponenti di alto livello del Consiglio e della Birgata dei Martiri Abu Salim in fuga dalla battaglia.


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