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La Marina russa invia i propri Su-30SM in Siria 16/05/2018 | Andrea Mottola

Dalla prima metà di aprile un distaccamento di 6 caccia multiruolo Su-30SM FLANKER-H appartenenti al 43° Reggimento dell’Aviazione di Marina di stanza a Saki (Crimea) è stato rischierato presso la base di Jableh/Khmeimim in quella che rappresenta la prima missione all’estero per gli aerei recentemente consegnati alla Marina russa. Dalla successione di immagini – satellitari e non - comparse tra aprile e maggio, i 6 FLANKER appaiono in configurazione da superiorità aerea, armati con un mix di missili aria-aria a corto raggio Vympel R-73 (una coppia) e a medio raggio R-77-1 (2 coppie) a guida radar attiva. Da alcune immagini, tuttavia, si nota anche la rara presenza del missile antinave Kh-31A (AS-17 KRYPTON in denominazione NATO). È verosimile ritenere che l’invio di tale contingente risalga alla prima metà del mese scorso, poco prima dell’attacco aeronavale franco-anglo-americano dello scorso 14 aprile. Un rischieramento effettuato per incrementare il dispositivo aereo russo posto a protezione degli assetti russi presenti in Siria e, nel caso dei 6 Su-30SM della Marina, per proteggere gli assetti navali russi presenti nel Mediterraneo orientale da possibili attacchi aerei e navali (da qui spiegata la presenza dei missili Kh-31A). I 6 aerei in questione sarebbero apparsi in alcune foto scattate durante una visita dei media russi il 21 aprile, nonché il 9 maggio durante il Victory Day, il che ne confermerebbe una presenza continuativa.


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