RIVISTA ITALIANA DIFESA
Primi dettagli sul futuro bombardiere cinese 15/05/2018 | Andrea Mottola

Un video apparso i giorni scorsi sembrerebbe mostrare la prima conferma ufficiale dello sviluppo di un bombardiere stealth cinese. In quello che appare un filmato promozionale, distribuito dalla Aviation Industry Corporation of China (AVIC) e dalla Xi’an Aircraft Industrial Corporation (XAC), negli ultimi secondi viene mostrato un rendering in 3D dell’H-20 in un modo praticamente identico (sfondo, illuminazione e utilizzo di un telone per coprire le forme del velivolo) a quanto fatto dalla Northrop Grumman, quando diffuse il video riguardante il futuro bombardiere USAF B-21 RAIDER. Secondo i programmi di Pechino, l’H-20 dovrà prendere il posto di quello che attualmente è l’unico bombardiere strategico a medio-lungo raggio annoverato tra le fila dell’Aeronautica (PLAAF) e dell’Aviazione di Marina (PLANAF), ovvero lo Xian H-6 che, seppur nelle diverse versioni utilizzate, è basato sulla cellula del vetusto Tu-16 BADGER d’epoca sovietica, seppur pesantemente aggiornata. Il progetto cinese per un nuovo bombardiere strategico stealth a lungo raggio risale ai primi anni 2000. Durante questi anni, tuttavia, la PLAAF ha modificato più volte i requisiti richiesti per il nuovo aereo, passando da design molto convenzionali, ad altri maggiormente innovativi e da configurazioni con ali a delta e canard, a quella “tuttala” e, ancora, dalla richiesta tassativa di capacità supersonica, ad un ammorbidimento in favore quella subsonica. Sebbene, ad oggi, non esistano certezze ufficiali sulla configurazione finale dell’H-20, nonostante il congelamento delle specifiche sia avvenuto nel 2011, quello che può essere ritenuto estremamente probabile è che il velivolo sarà caratterizzato da una struttura “tuttala”, non avrà capacità supersoniche, sarà equipaggiato con 4 motori WS-10A senza postbruciatore – soluzione provvisoria in attesa dello sviluppo dei WS-15 -  “affogati” all’interno della struttura alare e con doppia presa d’aria dorsale a forma di S, e disporrà di un’unica baia armi centrale in grado di alloggiare un minimo di 6 ed un massimo di 12 missili cruise aria-sup KD-20/CJ-20 a testata convenzionale e termonucleare montati su lanciatori rotanti. Meno certezze si hanno riguardo alla dotazione avionica, che dovrebbe prevedere un radar AESA ed antenne conformali, qualcosa di simile al sistema radar AN/APQ-181 del B-2 americano, e spiccate capacità EW e di data fusion che gli permettano di interagire e scambiare informazioni sui bersagli con altre piattaforme (AEW, UAV, ricognitori). Probabile, inoltre, che l’H-20 disponga di un’autonomia di circa 9/10.000 km, il doppio rispetto agli attuali 5.000 garantiti dagli H-6K.

Link al video:

http://defenseimg.81.cn/data/mediafile/pic/video/2018/05/08/a973a15a8b8d4a1cb2e4d5e4f02ab2bd.mp4


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