RIVISTA ITALIANA DIFESA
Cresce il ruolo di Leonardo nel P2HH 10/05/2018 | Pietro Batacchi

Grazie ad un’audizione parlamentare del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Gen.Enzo Vecciarelli, svoltasi il 2 maggio è possibile delineare le caratteristiche del nuovo UAV super-MALE Piaggio Aerospace P2HH che l’AM ha deciso di acquisire in 10 sistemi (20 velivoli) per un valore di 766 milioni di euro. Il programma, come noto, deve ottenere ancora il via parere parlamentare al finanziamento e si inserisce nell’ambito della cooperazione binazionale con gli EAU (che tramite la holding Mubadala detengono il controllo di Piaggio Aerospace) che al momento ha già portato allo sviluppo ed alla realizzazione del P1HH HAMMERHEAD. Rispetto all’HAMMERHEAD, il P2HH è un velivolo molto più prestante e radicalmente diverso, caratterizzato da un’ala completamente nuova, che verrà riprogettata integralmente per essere allungata ed ingrandita, e da una sezione frontale di fusoliera altrettanto diversa (e non solo, ma per un’analisi tecnica completa si rimanda a RID 6/18). Un altro degli aspetti molto importanti, se non il più importante, è che da un punto di vista industriale il ruolo di Leonardo nel P2HH è destinato a crescere ulteriormente rispetto al ruolo ricoperto nel programma P1HH HAMMERHEAD. Oltre a tutta l’avionica, ai sensori, al sistema di missione e di controllo del velivolo ed alla GCS, l’azienda di Piazza Montegrappa realizzerà infatti pure la nuova ala – presumibilmente presso lo stabilimento di Caselle - e le superfici mobili. In pratica, Leonardo sarà responsabile delle parti più importanti del velivolo (subentrando a Piaggio Aerospace anche in buona parte del lavoro strutturale) e dovrebbe veder crescere, sulla base di una nostra stima, la sua quota di workshare ad oltre il 50%. Sempre secondo quanto si è appreso dall’audizione del Gen. Vecciarelli, una volta approvato il finanziamento, il primo prototipo di P2HH dovrebbe essere essere pronto in 3 anni, e svolgere il primo volo 8 mesi dopo, mentre il primo velivolo di serie in configurazione ISTAR dovrebbe essere consegnato 19 mesi dopo il completamento del primo prototipo. Detto questo, vale la pena sottolineare che il P2HH si pone nella stessa categoria dell’EURO MALE – di cui per la prima volta è stato presentato un modello in scala reale nel corso del salone berliense di ILA – e potrebbe rappresentarne in qualche misura un concorrente, se non altro in termini di finanziamenti. Il programma EURO MALE terminerà la sua fase di definizione questo autunno dopodichè partirà la fase di sviluppo vera e propria. A quel punto il workshare dipenderà dall’investimento dei Paesi partner - Italia, Francia, Germania e Spagna – ma in virtù di quanto la Difesa sta andando a stanziare proprio sul P2HH questo potrebbe marginalizzare la posizione italiana e di Leonardo all’interno dell’EURO MALE. Una conseguenza da valutare con grande attenzione, alla luce della nuova rilevanza che il processo d’integrazione della Difesa europea sta assumendo a seguito delle Brexit e del consolidamento dell’European Defence Fund (EDF). A tal proposito abbiamo sentito fonti della Difesa che ci hanno spiegato che “l’orientamento di acquisire il P2HH si basa sull’esperienza del P1HH che rappresenta un velivolo ampiamente realizzato tanto che a breve inizieranno le consegne dei primi esemplari al cliente emiratino”.


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