RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ecco il J-15D 11/05/2018 | Andrea Mottola

Nei giorni scorsi sono apparse le prime immagini relative al primo J-15D, variante da guerra elettronica del caccia imbarcato biposto Shenyang J-15 cinese, a sua volta copia del Su-27K/Su-33 FLANKER-D russo. In realtà, le prime immagini di un dimostratore apparvero nell’ottobre 2016, ma in questo caso si tratterebbe del primo vero prototipo su cui verrà prodotto in serie il velivolo destinato all’Aviazione di Marina Cinese (PLANAF). Sembrerebbe che il velivolo abbia ottenuto una nuova designazione – J-17 – a causa del lavoro di riprogettazione degli spazi interni destinati ad alloggiare la nuova suite EW, suite che secondo i cinesi potrebbe essere considerata degna di quella presente sugli EA-18G GROWLER. Del resto, la missione principale del J-15D/J-17 dovrebbe essere quella di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD), tramite l’impiego di sistemi di ricerca delle emittenti radiomagnetiche e di armamento antiradiazioni, ruolo identico a quello svolto dal “collega” americano, e di apparati per il jamming dei segnali. Altra similitudine, inoltre, quella che vede l’apparecchio cinese nascere in seguito a modifiche operate sulla variante EW del caccia J-16D dell’Aeronautica (PLAAF) e sulla versione biposto del caccia imbarcato J-15S, così come il GROWLER deriva dal SUPER HORNET, a sua volta erede degli F/A-18 HORNET. Al momento, tuttavia, le somiglianze finiscono qui. Dalle immagini apparse, infatti, il J-15D/J-17 monta ancora i motori russi AL-31F – e non i WS-10A/H cinesi - ed il carrello principale appare ancora quello standard, non rinforzato per operazioni di lancio dalle catapulte delle portaerei. In pratica, si tratta ancora di un J-15S con le uniche modifiche visibili riguardanti: la presenza di 2 pod EW alle estremità alari – vagamente simili a quelli del Tactical Jamming Receiver AN/ALQ-218 dei GROWLER, ma diversi da quelli presenti sui J-16D della PLAAF – all’interno dei quali, probabilmente, sono alloggiate le suite ESM e/o ELINT dell’aereo; la rimozione del sensore IRST e del cannone,probabilmente per aggiungere antenne/sensori, nella zona tra l'alloggiamento del cannone e il bordo d'attacco delle canard; infine, la presenza di pod subalari ECM (assieme ai missili antiradiazioni YJ-91).


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