RIVISTA ITALIANA DIFESA
A bordo del CAVOUR 09/05/2018 | Andrea Mottola

Lo scorso 7 maggio RID ha avuto la possibilità di salire a bordo della portaeromobili CAVOUR in partenza dal porto di Civitavecchia per partecipare all’esercitazione MARE APERTO 2018, evento addestrativo della durata di 11 giorni e diviso in 5 fasi - di cui 3 operative – che rappresenta la principale attività addestrativa avanzata interforze ed internazionale della Marina Militare. Elemento fondamentale della MARE APERTO è che, nel corso dell’esercitazione, verrà ulteriormente testata la capacità della CAVOUR di fungere da clone della centrale operativa aeronavale (COAN) presente nel complesso del CINCNAV di Santa Rosa. Altro elemento non trascurabile, inoltre, è che durante la MARE APERTO il Comando della componente marittima italiana assegnata alla NATO (il COMITMARFOR, il cui responsabile è l’Amm. De Carolis) sosterrà il processo di valutazione per assolvere, nel 2019, il compito di Maritime Component Commander nell’ambito della NATO Reaction Force. Durante la MARE APERTO, peraltro, proseguiranno le normali operazioni di sorveglianza marittima. L’esercitazione vede la partecipazione di 47 unità di superficie – 37 navi della MM, 9 unità straniere ed un pattugliatore appartenente alla GC italiana - 3 sommergibili U-212A, 13 elicotteri imbarcati della Marina Militare, 10 caccia AV-8B II Plus, un velivolo da pattugliamento P-72, 2 P-180 della Marina, un ATR-42 della GC, oltre a diversi mezzi aerei appartenenti ad Aeronautica, Esercito, Marine Nationale e US Navy. Durante l’avvio della seconda fase dell’esercitazione la nave ha eseguito il ricongiungimento con le 2 FREMM FASAN e RIZZO ed il cacciatorpediniere DUILIO, provenienti da La Spezia, prima di far rotta verso il basso Tirreno, una delle aree destinate all’attività addestrativa, insieme allo Ionio ed ai Canali di Sicilia e Sardegna. Poco prima di far rotta verso sud, il CAVOUR ha eseguito un’attività dimostrativa a circa 10 miglia nautiche da Civitavecchia durante la quale sono state effettuate operazioni di decollo ed appontaggio facenti parte delle “Initial Carrier Qualifications” per 2 piloti di HARRIER, un’esercitazione di difesa aerea attiva e passiva con simulazione lancio di ASTER 15 e di impiego dei sistemi d’artiglieria contro un missile antinave AS-7 KERRY – simulato da un AV-8B – e simulazione d’incendio in seguito a spezzoni incendiari del missile colpito penetrati nella stazione di condizionamento. Inoltre, durante un’intervista con il Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), Amm. Donato Marzano, c’è stata la possibilità di discutere dei prossimi lavori di ammodernamento previsti per la CAVOUR - che partiranno il prossimo gennaio con una durata di circa 20 mesi - necessari ad accogliere gli F-35B della Marina. In particolare, si parla di interventi di vario genere sul ponte di volo (trattamenti) e negli hangar, con questi ultimi che comporteranno anche modifiche all’isola. Gli interventi verranno effettuati presso l’Arsenale militare di Taranto, il che implicherà il passaggio della nave all’interno del Mar Piccolo. Una manovra complicata e resa più difficile dai 7-8 metri per lato che il CAVOUR  avrà di spazio nell’attraversare il canale e per la quale si sta già lavorando con i piloti e con l’organizzazione logistica in modo da creare “una sorta di filo guida nel canale, in modo che la nave non abbia problemi ad attraversarlo”, come sottolineato dallo stesso Marzano. L’Ammiraglio, inoltre, ha comunicato che, durante il refit, i compiti di nave ammiraglia della flotta passeranno alla GARIBALDI, sulla quale si stanno effettuando i lavori necessari per permettere di imbarcare nuovamente gli HARRIER, tenuto conto che la nave verrà utilizzata anche per proseguire le periodiche sessioni di Carrier Qualifications a favore dei piloti degli AV-8B, cancellando le voci che vedevano un possibile utilizzo di portaeromobili alleate per assolvere tale compito. Ulteriori approfondimenti su RID 7/18.


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