RIVISTA ITALIANA DIFESA
La pistola mitragliatrice PMX 25/03/2018 | Claudio Bigatti

La nuova pistola mitragliatrice Beretta PMX in calibro 9x19 Parabellum, che è già stata adottata dai Carabinieri, ha l’onore e l’onere di rinverdire i successi della PM-12 in un segmento, quello dei mitra, davvero competitivo. L’arma ha molte qualità quali la leggerezza, l’ergonomia e la sicurezza. Le minacce del terrorismo internazionale hanno obbligato le forze di Polizia e di sicurezza a rivedere le proprie dotazioni i propri armamenti e tra questi, almeno in Europa (negli USA, come noto, si preferisce il fucile a pompa), un posto di rilievo lo hanno avuto le pistole mitragliatrici o SMG (Sub Machine Gun). I motivi di questo successo sono legati anche al fatto che la pistola mitragliatrice è compatta e adatta ad un trasporto prolungato, in più essa ha il grande vantaggio di utilizzare il 9x19 delle pistole in servizio: ovviamente ciò ha positive implicazioni nella gestione del munizionamento, nella logistica, nell’addestramento. In più, la balistica esteriore del 9 mm Parabellum sparato dalle pistole mitragliatrici risulta particolarmente adatta ai contesti urbani. Il rinnovato interesse verso nuove armi di questo tipo da parte di molte Forze di Polizia è anche legato al fatto che le SMG di cui sono dotate sono estremamente datate (appartengono alla “vecchia generazione”), il che rende quasi inderogabile il loro rimpiazzo a causa del raggiungimento dei limiti della vita operativa. In ambito strettamente militare la situazione non è molto diversa, anche se la SMG è stata in parte sostituita con le versioni PDW (Personal Defence Weapon) dei fucili d’assalto in calibro 5,56x45 o .300 AAC/Blackout, nonostante si tratti di armi più difficili da controllare nel tiro a raffica. Nell’ambito delle operazioni di supporto alle Forze di Polizia (Operazione VIGIPIRATE in Francia e Operazione STRADE SICURE in Italia), svolte quasi sempre in ambiente urbano, questo tipo di PDW (o gli stessi fucili d’assalto) con il suo munizionamento può risultare troppo “esuberante”. In più, la naturale compattezza delle pistole mitragliatrici semplifica il trasporto in spazi limitati come, per esempio, all’interno dei veicoli, dei mezzi blindati e degli elicotteri. Le armi di questa categoria risultano inoltre essenziali in particolari compiti militari quali il PSD (Protective Security Detail), la Polizia Militare, la vigilanza interna di siti sensibili e in alcuni impieghi delle Forze Speciali. Infine, analogamente a quanto scritto circa le Forze di Polizia, il fatto di impiegare il munizionamento 9x19 Parabellum, calibro presente da molto tempo negli arsenali militari, costituisce un ulteriore punto a favore delle SMG. Senza ombra di dubbio, nello sviluppo delle pistole mitragliatici Beretta occupa un posto d’onore: basterà ricordare in successione e nell’arco di un secolo alcuni dei suoi modelli più famosi, quali il Moschetto Automatico Beretta MAB-18 (1918), il MAB 18/30 (1930). Tutto l'articolo è disponibile su RID 4/18.


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