Nell’ambito del salone DIMDEX che si sta svolgendo a Doha abbiamo avuto l’opportunità di visitare la fregata tipo FREMM CARLO MARGOTTINI impegnata nella sua campagna, di cui RID è media partner, che la sta portando in diversi Paesi del Medio Oriente prima del dispiegamento finale nell’Operazione ATALANTA e del rientro in Patria previsto ad agosto. La nave era arrivata ieri nel porto Hamad di Doha proveniente dal Pakistan, dove peraltro le fanno compagnia, tra le altre, il caccia ARLEIGH BURKE USS SAMPSON dell’US Navy e la fregata indiana INS KOLKATA, e ripartirà giovedì 15 marzo. Le tappe successive saranno Kuwait City (Kuwait), Damman (Arabia Saudita) ed Emirati Arabi Uniti, prima di arrivare a Gibuti nel mese di aprile per assumere il comando dell’Operazione ATALANTA. Il giorno 15 marzo, inoltre, nave MARGOTTINI condurrà un’esercitazione congiunta con unità della Marina del Qatar con la quale i rapporti sono solidissimi grazie agli accordi di cooperazione tecnica firmati in questi mesi relativamente alla commessa di Fincantieri ed alla formazione del personale locale (rispetto alla quale vi daremo nuovi dettagli su RID 5/18). A bordo della nave si è svolta una conferenza stampa che ha visto gli interventi dell’Amm. Girardelli, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, dell’Ambasciatore d’Italia a Doha, Pasquale Salzano, e di Carlo Festucci, Segretario Generale dell’AIAD (Associazione Italiana Aziende Difesa). All’evento hanno preso parte anche l’Amministratore Delegato di Leonardo Alessandro Profumo ed il Managing Director di MBDA Italia Pasquale Di Bartolomeo, oltre ad altri rappresentanti di vertice dell’industria italiana, ed il Direttore di NAVARM Amm. Isp. Capo Mmatteo Bisceglia. Il dispiegamento in Medio Oriente di nave MARGOTTNI, oltre a garantire la presenza e sorveglianza per la salvaguardia delle linee di traffico marittimo di interesse nazionale, rientra tra le attività che la Marina Militare conduce con nazioni alleate e amiche nel settore della cooperazione multinazionale e della cosiddetta diplomazia preventiva. Al contempo questa attività permette di garantire una qualificata presenza in diversi Paesi esteri per consolidare relazioni ed avviarne di nuove. La fregata CARLO MARGOTTINI fa parte del programma italo-francese FREMM (Fregata Europea Multi Missione). È stata varata il 29 giugno 2013 nel cantiere di Riva Trigoso (GE), consegnata alla Marina Militare il 27 febbraio 2014 e ha ricevuto la bandiera di combattimento il 22 aprile 2016 a Reggio Calabria. Contraddistinta dal distintivo ottico F 592, secondo la classificazione NATO, è una fregata di nuova generazione caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi. È la terza nata della stessa classe di unità e la seconda in versione antisom. Con un equipaggio di 168 uomini e donne, ha un dislocamento di 6.700 tonnellate e raggiunge circa 27 nodi di velocità. Nave MARGOTTNI ha preso parte:
- nel 2014, all'Operazione MARE NOSTRUM;
- nel febbraio del 2015 all'esercitazione antisom SMART HUNT con la Marina tedesca;
- nel giugno del 2016, all’attività con l’US Navy per la promozione della “Green Fleet”;
- nel maggio 2017, all'esercitazione MARE APERTO 2017.
La nave, infine, ha partecipato a 4 missioni nell'ambito dell'Operazione MARE SICURO, svolgendo compiti di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima. Durante la giornata abbiamo anche potuto intrattenerci con l’Amm. Girardelli che ha voluto precisare alcuni aspetti riguardanti la sicurezza delle unità della Marina ed il benessere del personale di bordo sgomberando il campo dagli equivoci generati da recenti polemiche. In particolare, l’Ammiraglio ha rimarcato che: “le nostre navi rappresentano un concentrato di tecnologie che ci consentono di mantenere standard elevatissimi in termini di sicurezza e benessere del personale. Possiamo, per esempio, citare i nostri impianti d desalinizzazione allo stato dell’arte o le nostre cucine a norma HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Senza dimenticare la presenza H24 a bordo di un dottore che svolge controlli continui per cucine ed equipaggio”. Invece, per quanto riguarda il discorso amianto che ci può dire? “Innanzitutto, che sulle nostre navi sono state poste in essere tutte le azioni previste dal legislatore, molto rigoroso sul tema. Inoltre, voglio sottolineare che sulle unità “più anziane” l’amianto è stato in gran parte rimosso durante le soste per i grandi lavori o in caso di interventi mirati e che l’eventuale presenza residua di tale materiale è costantemente mappata e confinata mediante l’adozione quando richiesto di kit di incapsulamento applicati solo da personale appositamente e rigorosamente formato”. Per quanto riguarda le unità più moderne come le FREMM? “Sono amianto-free e la loro costruzione è dettata anche dall’aderenza alla richiesta del legislatore di avere lo 0% di amianto a bordo, laddove, per esempio, la legislazione americana prevede una soglia di tollerabilità del 3%”