RIVISTA ITALIANA DIFESA
Una FREMM per gli USA 20/02/2018 | Giuliano Da Frè

Ora è ufficiale. Dopo mesi di dibattito, ieri la US Navy ha assegnato a Fincantieri, attraverso la sussidiaria Marinette Marine (il cantiere che realizza le LCS classe FREEDOM, acquistato dal colosso italiano nel 2009, nell’ambito del team guidato da Lockheed Martin), un contratto da 15 milioni di dollari – circa 12 milioni di euro – per lo sviluppo di una versione customizzata delle FREMM. Il contratto rientra nel programma per la realizzazione di 20 fregate multiruolo di nuova generazione, denominato FFG(X), che va a integrare quello per le LCS, le piccole unità modulari multimissione, rivelatesi non del tutto adeguate alle esigenze della US Navy, e scese dalle 52 unità inizialmente previste, a 32. Con Fincantieri, che lavorerà con Gibbs & Cox e Trident Maritime Systems per adeguare le FREMM agli standard fissati dalla Marina Americana, altri 4 soggetti si sono aggiudicati contratti di sviluppo analoghi: Austal USA, Lockheed Martin - entrambe svilupperanno piattaforme derivate dalle LCS (le cosiddette LCS 2.0, che nel caso di Lockheed Martin andrebbero comunque realizzate presso Marinette Marine) - General Dynamics Bath Iron Works, che presenta una versione customizzata delle F-100 di Navantia, e Huntington Ingalls Industries, fattasi avanti con la versione combat dei cutter alturieri classe LEGEND in fase di costruzione per la Guardia Costiera americana. Un gruppo escluso, Atlas USA e ThyssenKrupp Marine Systems, che puntava su un’evoluzione molto spinta del progetto tedesco MEKO, ha annunciato ricorso. I tempi del programma americano sono comunque stringenti: selezione del progetto vincitore entro il 2019, contratto e cantierizzazione entro il 2020, con costi stimati di 800-950 milioni di dollari per unità. La proposta Fincantieri punta soprattutto su 2 fattori favorevoli: l’efficienza del polo produttivo di Marinette Marine, che ha realizzato o sta realizzando 16 LCS, e la maturità del progetto FREMM, concretizzatosi nella fregata considerata la più avanzata del mondo, tra quelle oggi operative – non sulla carta o appena cantierizzate –, soprattutto dopo i problemi emersi nei collaudi delle F-125 tedesche. La FREMM di Fincantieri, da tempo già in uso con la Marina Militare e ordinata in 10 esemplari, è in gara, con ottime chance di vittoria, anche per il programma australiano SEA-5000, relativo a 9 nuove fregate antisom, ed è proposta anche per le 5 unità destinate al programma PROSUPER brasiliano che sembra tornare di attualità.


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