L'Aeronautica Nigeriana (Nigerian Air Force, NAF) ha presentato il suo primo UAV operativo nel corso di una cerimonia pubblica lo scorso 15 febbraio. Il drone, denominato TSAIGUMI, è stato sviluppato sulla base di 2 precedenti prototipi: l'AMEBO, nato nel 2009, e il GULMA, nato nel 2013. Questo nuovo modello è il risultato della collaborazione tra la ditta locale NAF Aerospace Engineers e la portoghese UAVision, e segna un ulteriore avanzamento nello sviluppo autonomo di sistemi unmanned intrapreso dalla Nigeria nel corso dell'ultimo decennio. Infatti, questo nuovo modello presenta una serie di notevoli miglioramenti, sia per quanto riguarda l'altitudine massima operativa (4.500 m contro i 1.500 m circa dei prototipi) che il raggio d'azione (passato dagli iniziali 20 km ai 100 km attuali). Grazie a queste e ad altre caratteristiche (autonomia di 10 ore, peso massimo al decollo attorno ai 95 kg, e camera a infrarossi), lo TSAIGUMI sarà utilizzato per rispondere a svariate esigenze: dal pattugliamento costiero alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, così come sorveglianza di infrastrutture sensibili, protezione civile e ambientale, fino all'impiego militare nelle operazioni di controinsurgenza e contrasto al terrorismo contro gruppi islamisti come Boko Haram, soprattutto nelle zone del Nord-Est del Paese. Per quanto riguarda quest'ultimo compito, la Nigeria attualmente utilizza UAV tattici di fabbricazione cinese come il CH-3, ma non è da escludere che nei prossimi anni l'Aeronautica possa fare affidamento a piattaforme "locali": infatti, la Nigeria starebbe al momento lavorando allo sviluppo di un altro drone, denonimato ICHOKU, armato.