RIVISTA ITALIANA DIFESA
Prosegue la produzione del KJ-500 cinese 07/02/2018 | Andrea Mottola

La Cina sta intensificando la produzione del velivolo AEW&C (Airborne Early Warning & Control) KJ-500. Stando ad alcune immagini satellitari dello stabilimento della Shaanxi di Hanzhong, risalenti a metà di dicembre, sarebbero 8 gli aerei presenti ed impegnati, verosimilmente, nei test finali che precedono la consegna ai rispettivi reparti. Una volta completata la fase di valutazione, gli apparecchi si aggiungeranno ad (almeno) altri 4 KJ-500 già in servizio presso l’Aeronautica cinese (PLAAF) e ad un numero simile (3/4) di aerei appartenenti all’Aviazione di Marina (PLANAF). L’incremento nel numero di KJ-500, una delle 4 varianti del velivolo da trasporto Y-9, indicherebbe il raggiungimento di un adeguato livello di “maturità” del velivolo come piattaforma AEW&C standard delle Forze Aeree cinesi. A differenza del predecessore KJ-200, equipaggiato con sistema radar “in trave” posto sul dorso della fusoliera, il KJ-500 è dotato di un radome fisso, all’interno del quale sono presenti 3 antenne radar a scansione elettronica attiva, disposte in una configurazione triangolare che garantisce una copertura a 360 gradi. Secondo quanto comunicato dal 38° Istituto di Ricerca della China Electronics Technology Group Corporation, responsabile della progettazione del radome, il sistema radar del KJ-500 è di dimensioni e peso inferiore rispetto al “rotodome” che alloggia una customizzazione cinese del sistema EL/M 2075 PHALCON della IAI presente sui 4 AWACS KJ-2000, garantendo approssimativamente la stessa copertura (400/450 km). Probabile che i KJ-500 vengano rischierati a ridosso delle aree di interesse strategico per la Cina, sulla stregua di quanto avvenuto nei mesi scorsi nella regione tibetana, dove una coppia di KJ-500 della PLAAF è stata temporaneamente rischierata presso l’aeroporto di Lhasa-Gonggar, a circa 360 km dall’altopiano di Doklam zona in cui, durante la scorsa estate, si sono verificate tensioni tra truppe cinesi ed indiane. O, ancora, nell'area del Mar Cimnese Meridionale, dove già 3 KJ-500 della Marina sono stati rischierati, dallo scorso dicembre, presso la base aerea di Lingshui, situata sull’isola di Hainan, a breve distanza dalle isole Paracel.


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