Il programma per i nuovi sottomarini australiani (Future Submarine Program-SEA 1000), il più costoso della storia militare dell’isola-continente coi suoi 35 miliardi di euro, ha fatto un passo avanti strategico, pochi giorni fa. Il 31 gennaio è infatti stata annunciata la firma del contratto da 566 milioni di dollari, assegnato a Lockheed Martin Australia per lo sviluppo del nuovo sistema di combattimento dei 12 SHORTFIN BARRACUDA, selezionati nel 2015 in base alla proposta dell’allora DCNS (ora Naval Group). Il Future Submarine Combat System è il cuore delle moderne navi da guerra: e quello previsto per i nuovi battelli australiani, che saranno realizzati in 2 lotti di 6 esemplari a partire dal 2022, e lungo un ampio arco temporale (e con gli ultimi battelli destinati a restare in servizio sino al 2070 circa), dovrà essere un apparato avanzatissimo, ad architettura aperta. Il contratto siglato a fine gennaio comprende la progettazione, costruzione, e integrazione finale del CMS sui battelli, con l’adeguamento delle versioni via via che le unità entrano in servizio. Il governo australiano calcola in 200 i posti di lavoro altamente qualificati che saranno creati localmente, più l’indotto e il trasferimento di know-how tecnologico, che potrà avere ricadute sui molti altri programmi in corso per la RAN, che dopo LHD, cacciatorpediniere antiaerei, navi logistiche, OPV multiruolo e sottomarini, a breve scioglierà anche l’ultimo dei grandi nodi legati al suo rinnovamento/potenziamento, selezionando una nuova fregata multiruolo. L’obbiettivo è quello di arrivare a chiudere la fase progettuale dei nuovi sottomarini, derivati dal BARRACUDA nucleare, in fase di realizzazione per la Marina Francese in 6 esemplari classe SUFFREN, ma ampiamente customizzati e con propulsione AIP, entro il 2022, quando si passerà all’avvio della loro costruzione. I 6 battelli nella versione Block-1 andranno a sostituire altrettanti COLLINS, in servizio dal 1996-2003, nella prima metà degli anni ’30. I 6 battelli Block-2 rappresentano invece il simbolo delle ambizioni navali della RAN, che oltre ad aver rimesso in linea navi con capacità aeronautiche (le 2 LHD classe CANBERRA, attrezzate per impiegare i 28 F-35B che l’Australia ha in opzione), e rafforzato le componenti di superficie di prima e seconda linea, e logistiche, punta al raddoppio della forza subacquea, seguendo la tendenza in atto in diversi stati della regione. Come ha spiegato il ministro dell’Industria militare Christopher Pyne, il contratto con Lockheed Martin Australia, selezionata sin dal settembre 2016, “segna un ulteriore passo in avanti nella fornitura di una flotta di sottomarini regionali di livello superiore”, che batteranno bandiera australiana.