RIVISTA ITALIANA DIFESA
Operativo il secondo CAEW italiano 22/01/2018 | Giuliano Da Frè

E’ divenuto operativo in questi giorni il secondo aereo radar dell’Aeronautica Militare italiana: un Gulfstream G550 CAEW, bireattore leggero di derivazione commerciale militarizzato e customizzato in Israele dalla IAI. I 2 velivoli, il primo consegnato il 19 dicembre 2016, il secondo giunto in Italia un anno dopo, sono infatti il frutto di un accordo siglato nel 2012, nell’ambito delle compensazioni industriali relative alla vendita ad Israele di 30 addestratori avanzati M-346 (ribattezzati LAVI). Compensazione che pone fine ad una carenza negli assetti dell’AM, che data agli anni ’80, quando si iniziò a proporre l’acquisto di un aereo radar nazionale, da affiancare agli AWACS cogestiti in ambito NATO, anche con personale tricolore. Il programma per l’aereo radar in questi 30 anni è scomparso e riapparso con frequenza carsica, con particolare urgenza dopo l’avvio delle consegne dei primi caccia TYPHOON, simbolo del rinnovamento della difesa aerea italiana. E dopo aver preso in considerazione svariate opzioni, dal sistema WEDGETAIL a C-130J “customizzati”, la svolta israeliana del 2012. Il Gulfstream G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) è uno dei sistemi di sorveglianza aerea più sofisticati al mondo, in grado di monitorare a 360° uno spazio sino a 370 km di raggio, grazie al radar AESA EL/W-2085 multibanda (S e L) dell’israeliana IAI-Elta. Il sistema comprende anche pod ELINT, e presumibilmente anche COMINT, un sistema di comunicazioni configurato secondo gli standard della NATO, e un sofisticato sistema di auto-protezione con sensori attivi e passivi, più le contromisure. Infine, il computer di missione può fornire un’immagine digitalizzata di uno scenario in 3D: aereo, marittimo e terrestre, che integra tutti i dati forniti da sensori e datalink, oltre a sistemi per comunicazioni satellitari, pianificazione e analisi di missioni tipo MSS (Mission Support System), e infine un apparato di simulazione per l’addestramento del personale. Non va dimenticato che questo velivolo è in servizio dal 2005 con l’Aeronautica Israeliana, il che ne certifica il livello di eccellenza; e anche – sebbene non vi siano dati certi – il livello di combat proven, soprattutto alla luce delle operazioni aeree in corso nei cieli siriani. Sulla base di questa esperienza l’AM potrebbe acquisire, anche in tempi ragionevolmente brevi, pure un G-550 in variante SIGINT dedicata noto come SEMA (Special Electronic Missions Aircraft che è in ballo con l’ AISREW (Airborne Intelligence, Surveillance, Reconnaissance, and Electronic Warfare) di L3, basato sempre su piattaforma G550).


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