RIVISTA ITALIANA DIFESA
Incerta la sorte del primo F-35B italiano 03/11/2017 | Redazione

La Difesa ha precisato che la destinazione del primo F-35B italiano, che sta conducendo le attività di volo in questi giorni a Cameri, comprese le prime manovre in hovering, non è ancora definita. Il velivolo, identificativo BL-1, è al momento pilotato da tecnici collaudatori di Lockheed Martin ed è uno dei 30 velivoli STOVL per Marina ed Aeronautica. Gli STOVL della Marina opereranno dalla portaerei CAVOUR, mentre la decisione dell’AM di acquisire anche la variante STOVL, che ha un'autonomia ed un carico bellico inferiori rispetto alla variante convenzionale CTOL (Conventional Take Off and Landing), si spiega alla luce della necessità per l’AM di operare anche da piste corte e/o austere, precluse al decollo ed all’atterraggio dei velivoli convenzionali, e, dunque, di sfruttare appieno la flessibilità e la versatilità di rischieramento dell’F-35B. Secondo l’AM, infatti, tale flessibilità è particolarmente utile in teatri dove non sono disponibili MOB (Main Operating Base), ma solo basi meno sviluppate con piste da 800-1.000 m. Per quanto riguarda questo aspetto, è stato calcolato che la disponibilità nel mondo di piste da 1.000 m è 3-5 volte superiore alla disponibilità di piste a standard NATO da 3.000 m.


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