RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’ALMIRANTE GRAU va in pensione 20/10/2017 | Giuliano Da Frè

Un celebre aforisma del Generale Douglas MacArthur, ricorda che i vecchi soldati non muoiono mai, ma svaniscono lentamente. Copre 78 anni di storia, sotto 2 bandiere e in diversi conflitti, la vita dell’incrociatore peruviano ALMIRANTE GRAU, passato in disarmo lo scorso 26 settembre. L’ultimo incrociatore tradizionale “all guns”, e peraltro concepito negli anni ‘30. L’allora incrociatore leggero olandese DE RUYTER, seconda unità della classe DE ZEVEN PROVINCIEN, era infatti stato impostato subito dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il 5 settembre 1939. L’invasione tedesca dell’allora neutrale Olanda, nel maggio 1940, aveva bloccato i lavori; e nonostante la Kriegsmarine avesse intenzione di completarlo come nave scuola, lo scafo era stato varato solamente il 24 dicembre 1944, per andare a rafforzare le difese marittime di Rotterdam. I lavori ripresero dopo la guerra, con numerose modificazioni, e il DE RUYTER, lungo 187 metri e con un dislocamento di 12.000 tonnellate, fu consegnato alla Marina Olandese il 18 novembre 1953, passando in riserva 19 anni dopo. Contrariamente all’unità gemella, equipaggiata negli anni ’60 con un sistema missilistico SAM al posto di 2 torri d’artiglieria, il DE RUYTER mantenne l’armamento originario, consistente in 8 cannoni da 152/53 mm, 8 da 57/60 e 8 da 40/60: tutti Bofors radar asserviti. Venduto al Perù il 7 marzo 1973, entrò in servizio il successivo 11 luglio, dopo i lavori di revisione, divenendo nave ammiraglia della flotta peruviana. Un ruolo che avrebbe ricoperto per 34 anni, subendo nel 1985-1988 un primo turno di grandi lavori (mentre l’unità gemella, pure acquistata dal Perù, nel 1976-1978 veniva trasformata in portaelicotteri), svoltisi nei cantieri navali ANS di Amsterdam. Il PROYECTO DE MODERNIZACION-01 includeva non solo un’accurata revisione generale, ma anche la completa sostituzione dei sensori, con radar e apparati elettronici forniti da Decca e Signaal (che forniva anche il sistema C2 SEWACO), mentre venivano imbarcati anche sistemi ESM/ECM, e lancia-artifizi DAGAIE e SAGAIE di Matra Défense, nonché nuovi apparati di comunicazione. Contemporaneamente, venivano rimossi il sonar a scafo e 2 torri binate da 57/60 mm. Questo primo intervento fu anche propedeutico a quelli successivamente realizzati presso i cantieri navali peruviani SIMA del Callao, nel 1993 e 1996, che videro l’imbarco di 8 lanciatori per missili antinave OTOMAT Mk-2 e 2 impianti binati COMPACT/DARDO da 40/70 mm, acquistati dall’Italia. Lavori che hanno permesso al GRAU di sopravvivere al gemello AGUIRRE, disarmato nel 1999, e di restare sino al 26 settembre 2017 nave ammiraglia della Marina de Guerra Peruviana. Sul suo destino finale c’è incertezza. L’AGUIRRE fu cannibalizzato a favore del gemello, e venduto per demolizione nel 2000; per il GRAU, dal quale verranno rimossi gli apparati ed i sistemi d’arma più moderni, destinati alle altre unità della flotta o per cannibalizzazione, si parla della possibile trasformazione in nave museo, trattandosi dell’ultimo “all gun cruiser” ad essere stato ritirato dal servizio. Nel frattempo, il suo nome, che tradizionalmente è associato dalla Marina Peruviana alla nave ammiraglia della propria flotta (durante i lavori del 1985-1986 l’AGUIRRE fu temporaneamente ribattezzato GRAU, nome dell’ammiraglio eroe della guerra del 1879), è stato assegnato alla fregata MONTERO, terza unità classe CARVAJAL (tipo LUPO), realizzata su licenza da SIMA e in servizio dal 1984. Le CARVAJAL, raddoppiate nel 2005-2006 con la cessione delle 4 LUPO originarie italiane, sono sottoposte a un accurato upgrade (mentre la capoclasse è stata trasferita alla Guardia Costiera dopo la trasformazione in OPV nel 2013), ma resta sul tappeto l’esigenza di acquisire unità di nuova generazione. In passato si era parlato di FREMM francesi e F-3000 sudcoreane, mentre una delegazione peruviana aveva visitato le fregate classe SOLDATI e MAESTRALE di prossima dismissione. Va anche detto che per sostituire il GRAU e l’AGUIRRE, un’altra classe di navi italiane che ben si presterebbe sono i cacciatorpediniere classe DURAND DE LA PENNE, costruiti nel 1988-1993 (più giovani quindi di tutte le unità della Marina Peruviana oggi in linea), e la cui dismissione è prevista nel 2024.


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