RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'Australia riceve il cacciatorpediniere Hobart 05/10/2017 | Giuliano Da Frè

Finalmente è arrivato. Con circa 2 anni di ritardo sul cronoprogramma iniziale, il 23 settembre (tre mesi dopo la consegna amministrativa, avvenuta il 19 giugno) è infatti ufficialmente entrato in servizio con la Royal Australian Navy (RAN) il cacciatorpediniere da difesa aerea, ma con ampie capacità multiruolo, HOBART; capoclasse di un gruppo di 3 unità in costruzione dal 2012 e derivate dalle F-100 di Navantia, cui furono ordinate nel 2007 nell’ambito del programma SEA-4000. Realizzate a moduli presso un raggruppamento di imprese che oltre a Navantia include diversi soggetti (compresa BAE Systems Australia), e assemblaggio finale presso l’ACS Shipyard di Osborne, le unità sono lunghe 147 metri, larghe 18,6, e presentano un dislocamento a pieno carico di quasi 7.000 t. La propulsione è affidata a un complesso CODOG che assicura una velocità massima di 28 nodi, e un’autonomia di 5.000 miglia. Allo stato dell’arte la panoplia di armi e sensori, che fa degli HOBART la punta di lancia della RAN. Cuore e ragione sociale delle nuove unità, è il sistema di combattimento AEGIS, che comprende il radar Lockheed Martin AN/SPY-1D(V) in banda S, associato a un lanciatore verticale per missili sup/aria VLS Mk-41 a 48 celle, che contengono sia gli EVOLVED SEA SPARROW (con moduli quadpack) per la difesa di punto, sia gli Standard SM-2 Block-3B, e predisposto per l’impiego degli SM-6. Come accennato, si tratta di unità multiruolo, e i sistemi d’arma comprendono quindi un cannone da 127/62 mm Mk-45 con capacità antinave e controcosta, 2 impianti quadrinati per missili antinave HARPOON, mentre 2 lanciatori binati Mk-32 per siluri Eurotorp MU-90 e un elicottero MH-60R SEAHAWK forniscono la capacità antisom, gestita da una suite sonar integrata. La difesa antiaerea e antimissile è completata da avanzati sistemi di contromisure, da un CIWS PHALANX Mk-15 Block-1B, e 2 cannoncini a controllo remoto M242 BUSHMASTER/TYPHOON da 25 mm. In attesa delle altre 2 unità della classe, che saranno operative nel 2018 e 2020, andando a sostituire le ultime 2 ADELAIDE, per le quali ha presentato una formale richiesta di acquisizione il governo polacco (la più anziana DARWIN verrà invece disarmata a fine 2017), la Difesa australiana sta già ragionando sulla loro implementazione quali unità con capacità anti-missile balistico. Il sistema AEGIS adottato può infatti essere implementato integrando gli Standard SM-3 dell’AEGIS Ballistic Missile Defense System. Sin dal 30 agosto, mentre l’HOBART completava la fase di accettazione finale, la nuova crisi innescata dal lancio di un missile balistico nordcoreano nello spazio aereo del Giappone, ha portato il governo australiano a confermare le ipotesi già circolate in precedenza. Christopher Pyne, ministro dell’Industria militare (che fa capo alla Difesa), ha annunciato che il programma da 1,3 miliardi di dollari destinato a fornire capacità ABMD all’Australia, sarà esteso anche al settore marittimo. Primo passo, sarà riconfigurare gli HOBART in tempi brevi. In un secondo tempo, tali capacità potrebbero essere estese/distribuite anche su tutte o parte delle 9 fregate antisom/multiruolo previste dal programma SEA-5000, destinato a sostituire le ANZAC. Programma cui partecipa anche Fincantieri, con una versione customizzata delle FREMM antisom, in concorrenza con BAE Systems e la sua Type-26, e sempre Navantia con la F-110.


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