RIVISTA ITALIANA DIFESA
La Russia sviluppa una nuova variante per il Su-30 01/08/2017 | Andrea Mottola

Durante le ultime settimane, un numero imprecisato di caccia multiruolo russi di 4ª generazione e mezza Su-30SM FLANKER-C, è stato sottoposto ad un mini refit che ne ha aggiornato alcune componenti avioniche ed ampliato la panoplia di armamenti trasportabili. Secondo alcuni rapporti russi, la nuova variante del FLANKER, designata SM1, è stata sviluppata facendo tesoro delle lezioni operative apprese durante la campagna aerea siriana. Tali rapporti parlano di 6/8 aerei già sottoposti all’aggiornamento, sebbene alcune fonti vicine alla Irkut- azienda controllata dalla United Aircraft Building Corporation e responsabile del refit – affermino che, al momento, l’aggiornamento è stato effettuato solo su un paio di velivoli presso lo stabilimento di Irkutsk. E’ probabile che i 6/8 velivoli menzionati corrisponderanno al totale dei Su-30SM refittati alla versione SM1 entro la fine del 2017 data entro la quale, inoltre, è prevista l’immissione in servizio di 17 nuovi Su-30SM. Ad ogni modo, pur non esistendo ancora conferme ufficiali riguardo ai miglioramenti previsti dal refit SM1, è probabile che, come detto poc’anzi, esso includa un intervento sulla suite avionica - in particolare sul sistema di gestione degli armamenti, sul set di sensori e sul sistema di comunicazioni - e sull’ampliamento nella dotazione di armamenti aria-superficie disponibili, tra cui, bombe guidate KAB-250 ed il nuovo missile Kh-59Mk2. La prima rappresenta la versione russa delle SDB GBU-39 statunitensi da 250 libbre, con la quale condivide la struttura modulare con testata a frammentazione e il doppio sistema di guida (inerziale con supporto GPS/GLONASS, o laser). Il missile a guida radar attiva Kh-59Mk2, invece, rappresenta la versione aggiornata per l’utilizzo contro obiettivi terrestri del missile Kh-59, nato come ordigno antinave. Nello specifico, il Mk2 è dotato di un seeker attivo ad altissima frequenza, di una testata di guerra variabile - tra quella di tipo penetrante con 320 kg di esplosivo, o quella a frammentazione da 285 kg - ed è in grado di colpire bersagli fissi land-based fino a 285 km di distanza, anche se permane ancora una certa incertezza sul mantenimento della capacità di operare nell’originaria veste antinave. Tornando all’aggiornamento dei FLANKER-H, va evidenziato come questo faccia seguito ad altri interventi di refit – più o meno pesanti – effettuati recentemente sull’intera flotta di Sukhoi (Su-35S FLANKER-E e Su-34 FULLBACK), in seguito alle “lezioni apprese” durante le operazioni aeree in Siria, su velivoli che rappresenteranno la spina dorsale dell’Aviazione russa anche dopo l’ancora lontana entrata in servizio del T-50 PAK-FA.


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