Il caccia multiruolo leggero di 4ª generazione GRIPEN continua ad ottenere successi ed a suscitare l’interesse di diversi Paesi. Nella prima settimana di maggio, in Bulgaria il neo eletto Governo Borisov ha annunciato il GRIPEN come vincitore della gara per la fornitura di 8 velivoli destinati ad affiancare, e progressivamente sostituire, i 15 MiG-29A/UB FULCRUM sopravvissuti - dei 22 acquisiti tra l’89 e il 90 - dei quali appena la metà risulta operativa. A causa dei difficili rapporti con la Russia, derivanti dall’entrata della Bulgaria nella NATO e dalla conseguente riluttanza russa nel fornire assistenza tecnico-manutentiva (l’ultimo intervento della RSK MiG risale al triennio 2006-2009, quando i FULCRUM bulgari ottennero un “leggero” MLU del valore di 31 milioni di euro, non inclusivo di upgrade avionici), sarebbero solo 7-9 gli aerei in grado di volare con una media non superiore alle 45 ore annuali. Nella gara bulgara, il caccia svedese ha battuto la concorrenza dell’onnipresente Lockheed Martin F-16 – previsti 10 aerei di seconda mano che sarebbero giunti dal Portogallo sulla falsariga di quanto avvenuto con la Romania – e dell’Eurofighter TYPHOON – 8 aerei Tr.1 Block 5 italiani. L’accordo, che ha un valore potenziale di 511 milioni di euro, include la fornitura di 8 velivoli JAS-39 C/D - 6 monoposto e 2 biposto - con consegna prevista entro 18 mesi dalla firma del contratto (entro la fine del 2019), parti di ricambio, armamenti e supporto manutentivo ed addestrativo. Altri 8 velivoli sono previsti in opzione. Detto della commessa bulgara, il GRIPEN C/D è il principale candidato alla vittoria in altre 2 gare, quella in Botswana e quella in Slovacchia. In Botswana, il caccia svedese gareggia con il sudcoreano FA-50 - versione “combat” dell’addestratore T-50 - per il procurement di 12 aerei che andranno a sostituire i vecchi 10 BF-5A (più 3 biposto BF-5B cannibalizzati per i ricambi) acquisiti dal Canada tra 1996 e 2000 e dei quali ne risultano operativi non più di 3. Al momento si è ancora in fase di colloqui, che fanno seguito alla RFP presentata da Gaborone nel giugno 2016, ma la stessa Saab si è dichiarata ottimista riguardo all’eventuale vittoria nella gara indetta dal Paese africano, che ha avuto modo di osservare da vicino il GRIPEN in più di un’occasione durante le esercitazioni con l’Aeronautica del vicino Sud Africa, perlomeno fin quando quest’ultimo è stato in grado di trovare le risorse per far volare con regolarità i propri JAS-39. Riguardo alla Slovacchia, la situazione è molto simile a quella descritta per l’Aeronautica Bulgara. Anche Bratislava, infatti, vuole rimpiazzare la sua striminzita flotta di 12 MiG-29AS/UBS – vecchi FULCRUM-A aggiornati tra 2005 e 2006 - acquisiti nel 2007. Lo scorso autunno il Governo slovacco avrebbe presentato una RFP per un requisito comprendente una dozzina di velivoli e, al momento, il caccia Saab è il principale contendente, con l’F-16 FIGHTING FALCON molto defilato. Ad ogni modo, in attesa delle scelte dei Paesi citati, la selezione della Bulgaria conferma che il GRIPEN C continua ad avere molti estimatori che apprezzano sia l’eccellente cellula del monomotore multiruolo di casa Saab sia, soprattutto, il costo di acquisto e di gestione/operativo che, il molti casi, è inferiore del 50% rispetto ai suoi concorrenti, soprattutto nei confronti dei più grossi bimotori SUPER HORNET, RAFALE e TYPHOON. Oltre a partecipare con ottime probabilità di successo alle citate gare, infatti, il caccia Saab, sebbene nella sua variante più moderna GRIPEN E, è uno dei candidati della gara per la sostituzione degli F-16 belgi assieme al francese RAFALE, all’Eurofighter TYPHOON e all’F-35A (la Boeing ha ritirato la sua offerta per il SUPER HORNET), nonostante quest’ultimo appaia come probabile vincitore. Anche la Finlandia si trova nelle prime fasi della competizione per la sostituzione dei propri F/A-18 HORNET, con una RFP per 48/60 aerei prevista per il 2018, che fa seguito alla “richiesta di informazioni” inviata nella seconda metà del 2016, a cui l’azienda svedese ha prontamente risposto proponendo, come nel caso belga, la versione JAS-39E. A queste commesse, o potenziali tali, vanno aggiunte le parole provenienti dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica svedese che, tramite uno dei suoi portavoce, il Col. Liljegren, ha accennato alla possibilità che la Svezia mantenga in servizio il GRIPEN C/D oltre il 2026, anno in cui è previsto l’inizio della fase di ritiro della seconda serie del JAS-39. Tale eventualità sarebbe giustificata dalla “lentezza” con la quale i GRIPEN E/F di ultima generazione entreranno in servizio (primo volo previsto per il prossimo giugno). Secondo Liljegren, infatti, tra 2022 e 2026 la Svezia riceverà non più di 60 JAS-39E/F, rispetto agli 80 inizialmente previsti. Il gap potrebbe essere coperto da una ventina dei 73 GRIPEN C attualmente in servizio, oltre ai 24 biposto JAS-39D che verranno certamente mantenuti per la conversione operativa degli equipaggi. GRIPEN C che, peraltro, al momento sta ricevendo l’upgrade MS20 che gli consentirà di imbarcare nuovi sistemi d’arma quali, tra gli altri, il nuovo missile aria-aria a medio-lungo raggio MBDA METEOR (fino a 4) e SDB (Small Diamter Bomb) GBU-39.