RIVISTA ITALIANA DIFESA
Americani ed Inglesi anche nel sud della Siria 16/05/2017 | Pietro Batacchi

Ormai da qualche tempo forze speciali americane ed inglesi – un contingente stimato in circa 150 uomini – operano nel sud della Siria assieme ai ribelli del Fronte Sud ed alle forze speciali giordane della 37ª Brigate Forze Speciali e della 28ª Brigata Rangers. Una parte delle SOF occidentali è embedded con il Fronte Sud ed il grosso ha stabilito una base presso il posto di confine di Al Tanf. Il Fronte Sud è un gruppo ribelle anti-governativo, più o meno legato al Free Syrian Army, creato dal GID (General Intelligence Directorate), il potente servizio segreto giordano, ed attivo nel sud della Siria. Il gruppo è addestrato e supportato dalla Giordania, e da consiglieri occidentali, e rappresenta una delle poche realtà del fronte ribelle siriano affidabili per Washington. Di recente, gli uomini del Fronte Sud hanno occupato buona parte della regione desertica al confine tra Siria e Iraq – la cosiddetta Badia Siriana – scacciandone le forze dello Stato Islamico, che in precedenza controllava tale area, e puntando ad impedire che il vuoto creatosi venga riempito dai governativi consentendo loro di saldarsi con le forze e le milizie sciite irachene filo-iraniane dall'altra parte del confine. Non a caso, i governativi hanno prima iniziato ad attaccare con raid aerei le postazioni del Fronte Sud e poi hanno preso la città di  Sabaa Biyar localizzata nella Siria centro-meridionale – 128 km ad est di Damasco ed a 110 km dal confine iracheno – lungo la strategica autostrada Damasco-Baghdad e dove hanno fatto via, via affluire truppe regolari, milizie sciite e, soprattutto, un contingente delle Forze Speciali di Hezbollah. L'obbiettivo di Damasco è bloccare l'avanzata verso nord del Fronte Sud e presumibilmente spingersi verso la "tripla frontiera" tra Siria, Giordania ed Iraq e, in particolare, verso il posto di confine di Al Tanf, controllato dal Fronte Sud e dove opera come già ricordato buona parte delle suddette forze speciali americane e britanniche. La situazione nella Badia Siriana si fa, dunque, incandescente con il rischio di uno scontro tra governativi e Americani dietro l'angolo.


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