Dopo la tanto discussa crociera mediterranea (novembre 2016 - gennaio 2017) e la partecipazione diretta alle operazioni militari nel teatro siriano, (420 sortite, di cui 117 notturne, 1.252 obiettivi colpiti e 2 aerei – un MiG-29KR ed un Su-33 - precipitati in mare), l’incrociatore-portaeromobili russo ADMIRAL KUZNETSOV si appresta a sottoporsi ad un esteso programma di ammodernamento. Il refit di mezza vita della nave ammiraglia della Marina russa, più volte annunciato e poi rimandato, costerà circa 658 milioni di euro ed inizierà il prossimo settembre presso i cantieri Zvezdochka di Roslyakovo (oblast di Murmansk), per concludersi nell’ultimo trimestre del 2020. Si tratterà del primo vero ammodernamento della KUZNETSOV, se si escludono i 23 mesi passati in cantiere tra 1996 e 1998 - dovuti fondamentalmente alla carenza dei fondi necessari al dispiegamento operativo della nave - durante i quali vennero sostituiti alcuni sistemi secondari (distillatori, ecc). Secondo quanto trapelato finora, il programma di ammodernamento interesserà tanto il sistema propulsivo, con la prevista installazione di nuove caldaie a vapore ed eliche (la sostituzione dell’apparato motore con un nuovo sistema di turbine a gas, o magari con una propulsione nucleare, implicherebbe tempi sensibilmente più lunghi, oltre ad essere eccessivamente costoso), quanto l’impianto elettrico, che verrà completamente sostituito, oltre all’intero apparato destinato alle comunicazioni. Il refit, inoltre, includerà il rifacimento del ponte di volo e del sistema di arresto dei velivoli (responsabili del mancato appontaggio dei 2 aerei precipitati durante la campagna siriana), nonché l’installazione di nuovi sistemi EW e dei complessi per il lancio dei missili da crociera KALIBR (nella variante antinave e land-attack) che andranno a sostituire gli attuali sistemi antinave P-700 GRANIT. Sulla KUZNETSOV, al posto degli attuali 12 lanciatori 4K-80 dei GRANIT - posti sul ponte di volo in corrispondenza dello ski-jump - dovrebbero essere installati sistemi VLS universali 3S14 i quali, oltre ai KALIBR, saranno in grado di lanciare sia missili supersonici antinave P-800 ONIKS, che i nuovi vettori ipersonici antinave ZIRCON, sostituti designati dei GRANIT la cui entrata in servizio è prevista a partire dal 2018. In questo modo, i Russi confermerebbero la scelta per un incrociatore missilistico portaereomobili, anziché per una portaerei pura ottenibile con lo sbarco dei pozzi per il lancio dei missili da crociera. Il refit dovrebbe consentire alla KUZNETSOV di restare in servizio fino al 2045, il che non fa ben sperare per la presunta acquisizione della nuova portaerei a propulsione nucleare SHTORM (Project 23000E), teoricamente prevista tra 2027 e 2028. Tale acquisizione - che già oggi appare molto dubbia, tenuto conto dei costi minimi stimati del progetto (tra i 6 e gli 8 miliardi di euro) difficilmente sostenibili dalla Russia nel breve/medio termine - viene ulteriormente messa in discussione dall’investimento non indifferente necessario per l’ammodernamento della KUZNETSOV e l’allungamento della sua vita operativa.