RIVISTA ITALIANA DIFESA
Lo USS MICHIGAN minaccia la Corea del Nord 27/04/2017 | Pietro Batacchi

Nei giorni scorsi ha destato vasta eco l'arrivo nel porto sudcoreano di Busan del sottomarino americano a propulsione nucleare tipo SSGN USS MICHIGAN. La stampa mondiale ha dato grande risalto alla notizia, evidentemente sulla base dell'interesse del Pentagono a volerla rendere pubblica segnalandone le possibili conseguenze all'avevrsario locale. Lo USS MICHIGAN è uno dei 4 sottomarini lanciamissili balistici classe OHIO da quasi 19.000 t di dislocamento in immersione riconvertiti a partire dal 2006 in piattaforme per il lancio dei misisli da crociera TOMAHAWK e l'inserzione di forze speciali. In particoalre, con il mutamento degli scenari seguito alla fine della Guerra Ferdda ed i limiti imposti dai Trattati per il disarmo nucleare START, l'US Navy decise di modificare 4 dei 18 OHIO in servizio (anzichè radiarli) adottando 22 dei 24 pozzi per il lancio dei missili balistici intercontinentali TRIDENT II D5 al lancio dei missili da crociera TOMAHAWK mediante l’inserimento negli stessi pozzi di un apposito sistema a tamburo a 7 celle (Multiple All-up round Canister, MAC), per un totale di ben 154 TOMAHAWK. I restanti 2 pozzi, invece, sono stati modificati per permettere l’inserzione di nuclei di Navy Seal e di UUV (Unmanned Underwater Vehicle). Secondo fonti di RID, un OHIO riconvertito come lo USS MICHIGAN può trasportare fino ad una settantina di operatori delle forze speciali. Per il loro rilascio viene utilizzato un Dry Dock Shelter (DDS), ovvero un modulo montabile sul dorso del battello dietro la vela, collegato ai 2 pozzi attraverso i quali gli operatori entrano, appunto, nel DDS. Una volta all’interno del DDS, poi, gli operatori fuoriescono utilizzando dei Combat Rubber Raiding Craft (CRRC), gommoni gonfiabili, o l’SDV (SEAL Delivery Vehicle) Mark 8. Quest’ultimo è un mini-sommergibile lungo 11,7 m e pesante 30 t, capace di trasportare, oltre a conduttore e navigatore, un team di 6 operatori. Il MICHIGAN, dunque, rappresenta una minaccia molto significativa per la Corea del Nord e le sue difese.


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