RIVISTA ITALIANA DIFESA
Primo rischieramento europeo per gli F-35A USAF 19/04/2017 | Andrea Mottola

Lo scorso 15 aprile sono giunti presso la base inglese di Lakenheath 6 F-35A dell’Air Force statunitense, in quello che rappresenta il primo rischieramento europeo per i LIGHTNING II americani, il secondo complessivo dopo quello avvenuto lo scorso gennaio che ha visto il rischieramento permanente degli F-35B appartenenti al VMFA-121 “Green Knights” dei Marines presso la base giapponese di Iwakuni. Gli F-35 giunti a Lakenheath appartengono a 2 squadroni (34° Squadron del 388° Fighter Wing dell’USAF e 466° Fighter Squadron del 419° Fighter Wing dell’Air Force Reserve) entrambi provenienti dalla Hill AFB nello Utah. Nel volo di trasferimento, gli F-35 sono stati accompagnati da 2 aerocisterne KC-135T STRATOTANKER del 100°Air Refueling Wing di stanza sulla base RAF di Mildenhall, e da un C-5 GALAXY ed un C-17 GLOBEMASTER III per il trasporto di materiali ed equipaggiamento di supporto e personale tecnico. La base di Lakenheath, destinata a diventare la prima base europea a ricevere gli F-35A dell’USAF (54 aerei entro il 2022) sarà la prima, ma non l’unica, ad ospitare la squadriglia di F-35A che, nelle prossime settimane, verrà inviata in almeno 2 basi dell’Europa Orientale (con Lask in Polonia ed Amari in Estonia potenziali destinazioni, senza dimenticare l’opzione Romania), sulla stregua di quanto avvenuto in occasione del rischieramento europeo di 4 F-22 RAPTOR del 95° Fighter Squadron nell’estate del 2015. I 6 F-35A resteranno in Europa per 5/6 settimane, partecipando a diverse attività addestrative inserite nell’ambito della European Reassurance Initiative, volta a rassicurare gli alleati NATO, soprattutto quelli presenti sul fianco nordorientale dell’Alleanza (Polonia e Stati baltici), dalla rinnovata assertività russa. Il rischieramento, inoltre, darà la possibilità ai paesi già appartenenti al programma JSF in procinto di ricevere i propri F-35, nonché a paesi interessati all’eventuale acquisizione del LIGHTNING II – vedi il Belgio - di osservare il comportamento del velivolo all’interno di uno scenario addestrativo operativo come quello europeo.


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