RIVISTA ITALIANA DIFESA
Trump: verso un nuovo riarmo? 28/02/2017 | Pietro Batacchi

Il Presidente americano Donald Trump ha annunciato un incremento delle spese militari per l'anno fiscale 2018 di 54 miliardi di dollari. Un incremento coperto da tagli ai bilanci di altre agenzie federali e ad altre aree di spesa: da quella sanitaria, a quella della cooperazione allo sviluppo. L'annuncio giunge alla vigilia della presentazione al Congresso della proposta di Bilancio federale per l'anno fiscale 2018 (che, ricordiamo, inizierà il 1° ottobre 2017). L'uscita del Presidente sta già destando scalpore – aggiungendosi, tra le altre, anche agli annunci sull'incremento delle capacità nucleari americane – ma se questi saranno effettivamente i numeri non siamo poi molto lontani da quanto previsto dall'Amministrazione Obama. Difatti, l'ultimo bilancio della Difesa proposto dall'Amministrazione democratica, e poi approvato dal Congresso, prevedeva per il 2018 un aumento del bilancio base della Difesa di 33 miliardi di dollari (da 523 miliardi a 556 miliardi) rispetto al 2017. L'eventuale richiesta di Trump, peraltro, è molto inferiore alla proposta del Senatore McCain, contenuta in un documento pubblicato a dicembre, che per il 2018 chiedeva un budget base per il Pentagono di circa 610 miliardi di dollari. In realtà le spese militari americane, come le altre spese federali, sono tuttora condizionate dal Budget Control Act del 2011 che imponeva tagli lineari per 10 anni a tutte le agenzie federali ai fini del contenimento dell'enorme deficit americano (tradizionalmente finanziato con il debito estero). Questa legislazione è stata, però, mitigata negli ultimi 2 anni dell'Amministrazione Obama proprio per consentire un nuovo incremento delle spese militari.


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