Si è svolta oggi, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate a Roma, la conferenza stampa congiunta Italia/UK dei Ministri della Difesa Sen. Roberta Pinotti e Sir Michael Fallon. L’incontro con la stampa è avvenuto a chiusura di un vertice bilaterale riguardante le prospettive di collaborazione operativa ed industriale del Regno Unito con l’Europa e, in particolare, con il nostro paese, alla luce del voto britannico in favore dell’uscita dall’UE. Vertice che si è tenuto contemporaneamente all’incontro avvenuto a Londra tra il Presidente del Consiglio Gentiloni ed il Primo Ministro inglese Theresa May. Il Ministro Pinotti ha evidenziato come, in ambito NATO, la collaborazione ed il ruolo di primo piano del Regno Unito continueranno “nonostante la Brexit”. La permanenza all’interno dell’Operazione SOPHIA e la disponibilità, dichiarata da Fallon, verso un maggior impegno della Royal Navy nell’ambito della stessa e, in particolare, nell’addestramento del personale della Marina e della Guardia Costiera libica alle operazioni SAR, ne sono una chiara testimonianza. Dall’ottobre del 2015, sono state 6 le navi della Royal Navy che hanno partecipato all’operazione SOPHIA. La cooperazione bilaterale va oltre il contrasto dell’immigrazione clandestina. Italia e GB lavorano insieme in Iraq nella guerra al terrorismo di Daesh, ma anche nei Balcani con la missione a guida italiana KFOR nel Kosovo. Come sottolineato dal Ministro Pinotti, anche “la formazione congiunta prosegue, e ancor più alla luce del prossimo subentro al comando dell’unità interforze di reazione rapida della NATO VJTF” oggi a guida britannica ma che, nel 2018, vedrà l’Italia al comando. A prescindere dalla NATO e dagli impegni verso la difesa europea, Pinotti ha affermato che “i rapporti bilaterali tra Italia e Gran Bretagna restano molto forti anche a livello industriale ed in via di consolidamento tramite progetti comuni”. A tal proposito, il Ministro ha ricordato come, in occasione della firma del documento per il rafforzamento della cooperazione nella difesa comune europea presentato da Francia, Germania, Italia e Spagna, prevista a Roma per il prossimo 25 marzo, “potrebbero essere comunicate alcune novità riguardanti programmi comuni a livello industriale”.
Il Ministro Fallon ha evidenziato come “UE e NATO debbano collaborare maggiormente sulle minacce ibride, come la cyber warfare, evitando duplicazione tra difesa europea e NATO”. Inoltre, il Ministro britannico ha rassicurato la stampa riguardo al presunto disimpegno dalla NATO da parte degli Stati Uniti, alla luce di alcune dichiarazioni rilasciate in piena campagna elettorale dal Presidente Trump: “non esiste alcun disimpegno degli USA dalla NATO, come dichiarato dal neo Segretario alla Difesa James Mattis; è, però, vero – ha proseguito Fallon - che in passato altri presidenti (soprattutto Obama ndr.) hanno sottolineato la necessità che altri paesi inizino a contribuire maggiormente alla difesa comune” - con un livello di investimenti adeguato – “e che l’Alleanza Atlantica si debba ammodernare e rendersi più agile”. Anche il Ministro Pinotti è intervenuta sulla questione, confermando quanto detto dal suo omologo britannico riguardo ad una “maggior condivisione del peso della difesa dell’Alleanza da parte di tutti i paesi aderenti” e ricordando che “dopo circa 10 anni di tagli alla Difesa, l’Italia ha finalmente stabilizzato il proprio bilancio” e si prepara a raggiungere la soglia minima di spesa del 2% del PIL nel settore Difesa, stabilita durante il vertice gallese della NATO del 2014.