RIVISTA ITALIANA DIFESA
S-400 in azione a Kaliningrad 06/02/2017 | Andrea Mottola

Di recente, il 183° Reggimento Antiaereo, l’unità di difesa aerea ground-based russa appartenente alla Flotta del Baltico di stanza nell’enclave di Kaliningrad, ha partecipato ad una serie di esercitazioni che ha visto l’utilizzo di sistemi antiaerei/antimissile a medio/lungo raggio S-400 TRIUMPH (SA-21 GROWLER secondo la denominazione NATO) e di dispositivi a breve raggio PANTSIR-S1 (SA-22 GREYHOUND). Scopo delle esercitazioni, la verifica e l’implementazione della prontezza al combattimento del dispositivo antiaereo presente nell’enclave di Kaliningrad. I test prevedevano l’eliminazione dei bersagli aerei e missilistici provenienti da diverse altitudini e con diverse velocità in un ambiente fortemente “inquinato” da un punto di vista elettronico. Alle attività ha partecipato una squadriglia mista di velivoli composta da bombardieri tattici Su-24M del 4° Reggimento d’attacco aereo dell’Aviazione di Marina di stanza a Chernyakhovsk, che hanno simulato l’impiego di missili aria-sup Kh-59, e da caccia multiruolo Su-30SM FLANKER-H, giunti a Chernyakhovsk da poco più di un mese, che hanno simulato l’utilizzo del missile antiradar Kh-31 - la cui variante antinave è in corso di integrazione sui Su-30SM. Secondo quanto comunicato dal Ministero della Difesa russo, sia gli S-400 che i PANTSIR-S1 hanno eliminato con successo tutti i bersagli. L’enclave di Kaliningrad aveva ricevuto, tra la primavera del 2012 e l’estate del 2013, 2 battaglioni di S-400, costituiti da 8 lanciatori ciascuno, che avevano sostituito i vecchi sistemi S-200. Allora, i primi sistemi erano equipaggiati con radar di acquisizione 91N6E BIG BIRD, dal radar di ingaggio 92N6E GRAVE STONE, e da missili a lungo raggio 48N6E/E2/E3, gli stessi presenti sui sistemi S-300PM-1 e S-300PM-2, più la nuova variante 48N6DM. Tuttavia, nel corso dell’ultima esercitazione, i 5 lanciatori di TRIUMPH impiegati hanno operato anche con radar per l’acquisizione di velivoli ad altitudini elevate 96L6E TSBS e con missili a breve/medio raggio a guida radar attiva 9M96E/E2 impiegati da contenitori dedicati quadrinati. Inoltre, sembrerebbe che nelle prossime settimane gli S-400 del 183° Reggimento Antiaereo potrebbero disporre anche del nuovo missile a lunga gittata 40N6 a guida radar attiva, missili che andrebbero ad implementare sensibilmente la difesa aerea pluristratificata già presente nell’enclave di Kaliningrad che, di fatto, rappresenta una delle 3 bolle A2/AD – assieme alla Crimea e all’”enclave” siriana di Tartus/Jableh – create dalla Russia negli ultimi tempi fuori dal territorio “metropolitano” (nei prossimi mesi all’argomento dedicheremo su RID un ampio approfondimento).


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