I bombardieri a medio raggio russi Tu-22M3 BACKFIRE sono entrati da qualche giorno in azione per supportare le truppe lealiste sotto assedio a Deir Ezzor. Di recente, come noto, lo Stato Islamico è riuscito a tagliare la linea di comunicazione tra l'aeroporto cittadino e la guarnigione della città dividendo di fatto le forze lealiste in 2 tronconi. Il Ministero della Difesa russo ha parlato di 6 bombardieri Tu-22M3 che dopo essere decollati da una base in Russia – probabilmente dalla base di Mozdok in Ossezia del Nord – hanno attraversato Iraq ed Iran e colpito posti di comando, postazioni e depositi di armi ed equipaggiamenti di IS nell'area della città. I velivoli vengono scortati nelle loro missioni da caccia pesanti multiruolo Su-30SM e Su-35S provenienti dalla base in territorio siriano di Jableh. Parallelamente, negli ultimi giorni rifornimenti e rinforzi sono stati trasportati alle forze lealiste assediate sia dall'Aeronautica Siriana sia da quella russa. Il Tu-22M3 è l'ultima variante del BACKFIRE ed è caratterizzata dall'adozione di un'ala con un maggiore angolo di freccia, nuovi propulsori, dall’impiego di materiali in titanio, da un nuovo radar e da un nuovo sistema di navigazione e attacco, nonché dall’uso di un altrettanto nuovo sistema di guerra elettronica. Rispetto alle varianti precedenti, il Tu-22M3 offre, pertanto, una maggiore capacità di scoperta e di acquisizione dei bersagli terrestri ed una maggiore autonomia. Per esempio, il velivolo ha un raggio di azione di quasi 4.000 km portando un armamento del peso tra le 15 e le 18 t. Il velivolo può essere armato – sia dai punti di attacco alari ed in fusoliera sia dalla baia interna – con missili aria-superficie da crociera antinave/land-attack e anti-radiazioni Kh-22, Kh-15 e con i più recenti Kh-32 (quest'ultimo non dovrebbe essere ancora in servizio), oppure con bombe a caduta della famiglia FAB da 250 a 6.000 libbre per un carico utile massimo di 24 t. Nelle missioni in Siria vengono impiegate soprattutto queste ultime.