RIVISTA ITALIANA DIFESA
JF-17 in saldo per la Nigeria 19/01/2017 | Andrea Mottola

Con la pubblicazione dell’Appropriation Act 2016, il documento finanziario federale per gli stanziamenti della Difesa presentato nella prima settimana di gennaio, il Governo nigeriano ha reso pubbliche le spese per le acquisizioni dei sistemi d’arma ordinati lo scorso anno e in consegna nel 2017. Tra queste spicca, senza alcun dubbio, quella relativa all’acquisto di 3 caccia multiruolo JF-17 THUNDER Block I, non tanto perché si tratta della prima esportazione per il velivolo sino-pakistano –  dopo la cancellazione dell’ordine dello Sri Lanka e in attesa di capire che ne sarà di quello birmano - quanto per l’irrisoria cifra spesa dal Governo nigeriano per tale acquisizione: 5 miliardi di naira, pari a poco meno di 16 milioni di dollari. E’ vero che l’ultimo Apropriation Act prevede uno stanziamento di 68,37 milioni di dollari (21,6 mld di naira) sotto la voce generica “acquisizione velivoli”, somma che coprirebbe tranquillamente non solo l’acquisto ma anche il supporto manutentivo, logistico ed addestrativo necessario, ma è probabile che una parte di questa cifra sia destinata ad altre acquisizioni. Nello specifico, la Nigeria ha in programma l’acquisizione di 12 elicotteri d’attacco Mi-35M HIND e di almeno 3 EMB-314 SUPER TUCANO - questi ultimi acquistati dal Brasile a causa del veto dell'uscente amministrazione Obama contro la vendita alla Nigeria di nuovi velivoli militari, veto che ha portato alla cancellazione del programma di sostituzione degli ALPHA JET con gli A-29 SUPER TUCANO prodotti da Sierra Nevada nel proprio stabilimento di Jacksonville in Florida (velivoli dotati della stessa configurazione adottata anche dall'Aeronautica Afghana). Tornando ai JF-17 - che secondo i programmi nigeriani dovrebbero costituire un paio di squadroni (almeno 25 velivoli) presso la base aerea di Yola - proprio l’acquisto dei primi 2 HIND, per i quali è previsto uno stanziamento di 34 milioni (17 ad esemplare), ha fatto nascere i dubbi riguardo al prezzo dei 3 caccia sino-pakistani. Una possibile chiave di lettura potrebbe essere legata ad aspetti puramente finanziari. La firma del MoU con la PAC (Pakistan Aeronautical Complex) per l’acquisizione dei JF-17 - e di 10 addestratori primari MFI-395 SUPER MUSHSHAK, 4 dei quali già consegnati - avvenuta lo scorso settembre, prevedeva un esborso complessivo di 7,06 miliardi di naira nigeriani, pari a 26 milioni di dollari, secondo il tasso di cambio di quel periodo. E’ possibile, quindi, che in seguito all’ennesima svalutazione della moneta nigeriana (che dallo scorso 23 giugno ha perso il 35% del proprio valore rispetto al dollaro), il corrispettivo in dollari del costo complessivo dell’operazione si sia notevolmente ridotto. Un’altra spiegazione possibile - posto che si tratti di apparecchi nuovi e non ex Aeronautica Pakistana - potrebbe essere quella relativa ad una semplice rateizzazione del pagamento. La Nigeria, cioè, potrebbe aver pagato questi 15,78 milioni per l’acquisto e relativa consegna dei soli velivoli, mentre i costi relativi al “pacchetto” di supporto verrebbero coperti da pagamenti annuali successivi. Tale ipotesi può essere supportata dallo stretto rapporto di collaborazione nella settore difesa che negli ultimi anni si è creato tra Nigeria e Pakistan. Basterebbe ricordare, infatti, il ruolo determinante che il Pakistan ha avuto e continua ad avere  nel mantenimento in servizio degli F-7 nigeriani (versione cinese del MiG-21F-13 FISHBED), o il supporto addestrativo per la formazione degli equipaggi nigeriani, previsto nell’ordine dei SUPER MUSHSHAK, che vedrà il rischieramento di piloti pakistani presso la 301° Scuola di Volo di Kaduna.


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