RIVISTA ITALIANA DIFESA
Fincantieri punta a Saint Nazaire, ma mira a DNCS? 05/01/2017 | Pietro Batacchi

L'offerta di Fincantieri per ottenere il controllo del gruppo STX France, diramazione francese di STX Europe del conglomerato sudcoreano STX, che controlla i gloriosi cantieri della Loira di Saint Nazaire, uno dei più grandi cantieri dell'Atlantico, è stata giudicata congrua dal tribunale di Seoul. Il cantiere italiano, oggi il primo cantiere al mondo per tecnologia ed il quarto per dimensioni, si appresta così ad entrare sul mercato francese puntando al 66,6% di STX France e sfidando in questo modo Parigi su un terreno, quello della cantieristica, da sempre strategico in Francia. La mossa di Fincantieri, che da tempo punta ad un'espansione in Francia, è stata resa possibile dallo stato di fallimento di STX, dovuto alla grave crisi di tutto il settore offshore provocata dal crollo del prezzo del petrolio, che era in regime di amministrazione controllata dallo scorso maggio, e potrebbe portarsi dietro vaste conseguenze per la cantieristica europea. Il gruppo guidato dall'AD Bono mira a prendere il controllo di Sain Nazaire, cantiere specializzato nella realizzazione di navi da crociera e navi passeggeri, ma cantiere che ha anche la capacità di produrre navi militari di grandi dimensioni, come le 2 unità d'assalto anfibio classe MISTRAL prodotte originariamente per la Russia e poi vendute all'Egitto. In questo modo Fincantieri potrebbe ingrandire il suo perimetro aziendale, circostanza quanto mai necessaria adesso per affrontare i picchi di produzione dovuti alla Legge Navale e alla grande commessa per il Qatar, o togliere di mezzo un pericoloso concorrente sul mercato civile. Tuttavia, la sensazione è che l'obbiettivo di Fincantieri sia un altro. Ovvero "stanare" lo Stato francese, che controlla il 33% di STX France e che quindi potrebbe opporsi alla vendita, e impostare così una discussione più ampia che coinvolga anche i cantieri statali militari francesi di DCNS con i quali Fincanieri già collabora nei programmi FREMM e ORIZZONTE. Si tratterrebbe di una discussione ad ampio raggio, che rientrerebbe in un disegno più ampio di consolidamento della cantieristica europea, nel cui ambito Fincantiri si presenta con una carta da giocare molo importante: le sue dimensioni di gruppo da oltre 20.000 dipendenti con cantieri in svariati Paesi del mondo, una forte presenza negli Stati Uniti con i cantieri Marinette Marine, Sturgeon Bay e Green Bay e nel programma dell'US Navy LCS (Littoral Combat Ship), ed un portafoglio sempre più equilibrato grazie alla crescita nel militare resa possibile dalla già citata Legge Navale e dalla grande commessa per il Qatar, che non a caso la stessa Francia ha ostacolato fino all'ultimo in tutti i modi. Un significativo ostacolo a questo disegno è, tuttavia, la componente nucleare di DCNS, che lo Stato francese considera intoccabile e che non è negoziabile e che giocoforza dovrà essere mantenuta separata dalle restanti attività di DCNS.


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