A partire dalla fine del prossimo anno il nuovo caccia pesante russo T-50 russo PKFA avrà un nuovo motore. Atualmente il velivolo è propulso da un motore da 32.000 l di spinta NPO Saturn 117 (AL41F1), stretto parente del 117S (AL41F1S) impiegato su il Su-35S. Tuttavia un nuovo propulsore nella categoria delle 40.000 l di spinta, designato per ora Saturn 30, sta già effettuando i test al banco e, appunto, dovrebbe essere pronto per andare in volo a partire dalla fine del prossimo anno. L'obbiettivo, secondo fonti industriali russe, è completare lo sviluppo nel 2018-2020 con l'accettazione. Nel frattempo, un nono prototipo di T-50, su un totale previsto al momento di 12, sta svolgendo una serie di test avionici e di prove per il lancio di armamento. L'intenzione della Difesa russa è assegnare il prossimo anno un contratto alla Sukhoi per la fornitura di un primo lotto di velivoli di produzione a basso rateo per equipaggiare uno squadrone, velivoli che saranno ancora propulsi dal Saturn 117. Alcune novità si registrano anche sul fronte dei nuovi armamenti che andranno ad equipaggiare il caccia. La Tactical Missile Corporation (TRV) ha rivelato di recente che entro il prossimo anno completerà la sviluppo di 6 nuovi sistemi d'arma per il velivolo e che altrettanti sistemi saranno sviluppati entro il 2020. Tra questi, nel segmento aria-aria, ci sono l'RVV-MD, per gli ingaggi a brevi distanze, e l'RVV-SD per gli ingaggi BVR. L'RVV-MD è caratterizzato da un nuovo sistema di guida terminale e da una maggiore resistenza al jamming. Per l'homing terminale, il missile dispone di un seeker IR bi-banda con un foto-ricevitore muti-elemento e un processamento del segnale di tipo digitale. Grazie a queste innovazioni, rispetto ad un VYMPEL R-73E, la portata del missile potrà essere raddoppiata e l'angolo di ricerca incrementato del 30%. L'RVV-SD, che è un ulteriore evoluzione dell'RVV-AE attualmente in servizio, è caratterizzato un aerodinamica migliorata, da un emettitore a più alta potenza e da una testa radar più sensibile. Inoltre, il software è stato completamente "ri-lavorato" per ottenere un guadagno del 35% in portata ed una maggiore letalià contro i bersagli mediante l'esecuzione anche di manovre fino ad un limite di 12 g. Oltre a questi sistemi d'arma, il PAKFA potrà essere armato anche con la nuova famiglia modulare di missile aria-superficie Kh-38ME, caratterizzata dall'adozione di testate e sistemi di guida diversi, dalle bombe a guida GLONASS KAB-500SE, già sperimentate con successo in Siria, o con le più piccole KAB-250LG-E.