RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'incontro dei Ministri degli Esteri NATO 06/12/2016 | Marco Giulio Barone

Si tiene oggi a Bruxelles il meeting dei Ministri degli Esteri della NATO. L'incontro è stato preceduto da alcuni briefing preparatori a cura del Segratario Generale Stoltemberg, dell'Ambasciatore USA presso la NATO Douglas Lute e da  parte di alcune delegazioni nazionali. Tre i temi principali: la cooperazione UE - NATO, la proiezione di stabilità oltre i confini dell'Alleanza e la riaffermazione degli impegni in Ucraina e Afghanistan. Per quanto riguarda il primo punto, si cercherà ancora una volta la quadra del pilastro europeo nella NATO. Fondamentale il meeting con Federica Mogherini. La Russia rappresenta il tema centrale, diversi paesi europei chiedono di non isolare Mosca per non esasperare la situazione, e questo punto si sta facendo spazio. Parallelamente si stanno facendo strada le convergenze politiche tra i preoccupati paesi NATO orientali  e i membri scandinavi della UE. Infatti, insieme alla Mogherini saranno presenti e coinvolte più volte le delegazioni svedese e finlandese. Secondo Stoltenberg, cui fa eco l'Ambasciatore Douglas Lute, è  auspicabile anche una riunione del consiglio NATO - Russia, ma questo dipenderà proprio dala posizione comune che si spera di raggiungere tra UE e NATO in questi due giorni e poi a, febbraio, al Summit dei Capi di Stato e di Governo. La posizione comune è fondamentale per non dare alla Russia comunicazioni multiple discordanti, e su questa premessa si aprono i lavori. Per quanto riguarda la stabilizzazione oltre i confini dell'Alleanza, anche in questo caso il tema centrale è la cooperazione NATO - UE. Su molti temi nuovi da affrontare nel campo della sicurezza, ad esempio la hybrid warfare, le misure prese sono ancora frammentarie e basate su approcci nazionali. La priorità invece è non disperdere risorse, scarse e da distribuire su fronti multiple. Quindi oggi NATO e UE sono impegnati su circa 40 measure package ripartiti su 7 campi di azione principali, i più rilevanti dei quali cyber warfare, hybrid warfare e sicurezza marittima (con riferimento a SEA GUARDIAN). Terzo macrotema la riaffermazione del supporto ad Ucraina ed Afghanistan. Gli Afghani hanno subito molte perdite negli ultimi mesi, la NATO prosegue il sostegno e varerà nuove misure di supporto, ma nessun cambiamento maggiore é previsto in campo militare. Rilevante invece il sostegno economico nel biennio 2018-2020, del quale ci occuperemo a breve. Novità potrebbero arrivare sull'Ucraina, che denuncia un aumento delle violazioni giornaliere del cessate il fuoco e la presenza continuata di armi pesanti in teoria da ritirare, ma in pratica ancora sul campo (non rispetto degli accordi di Minsk, in pratica) Alcuni temi non ufficiali sono tuttavia trattati a margine, nei singoli briefing ed eventi. A margine dell'incontro, ad esempio, la delegazione del Montenegro verrà ricevuta dai 28 membri della NATO in vista dell'ingresso nell'Alleanza. La Siria rimane argomento caldo, seppure l'unico impegno rimane quello anti-ISIS, come ribadito da Stoltenberg, interrogato sull'argomento. Non ci saranno incontri dedicati. Significativo il cambio di governo in Italia, dal momento che il governo Renzi era tra i principali promotori del commitment a sud. Infine, i rapporti con la Turchia, un membro da trattare come tale ma che va osservato in quanto in rotta con valori ispiratori europei e NATO, questione ogni giorno più spinosa (rule of law tema centrale). Confermato che ufficiali turchi continuano a chiedere asilo in Paesi NATO. Il Segretario Generale ha puntualizzato piu’ volte che la questione del post-coup e’ di competenza turca, ma anche che si aspetta che i relativi procedimenti giurisdizionali siano svolti nel rispetto delle regole di diritto.


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