RIVISTA ITALIANA DIFESA
Una nuova “super” corvetta per la Russia 08/11/2016 | Andrea Mottola

Lo scorso 28 ottobre, presso i cantieri navali Severnaya Verf di San Pietroburgo, si è svolta la cerimonia di impostazione della prima corvetta multimissione Project 20386 DERZKIY. Quest’ultima rappresenterà la prima nave di una nuova classe di corvettone/fregate leggere che dovrebbero entrare in servizio con la Marina Russa tra il 2020 ed il 2022 in non meno di 10 esemplari. Dirette discendenti delle fortunate classi STEREGUSHCHIY (Project 20380) e GREMYASHCHIY (Project 20385), già in servizio nella Marina Russa, le nuove corvette avranno una lunghezza di 105/109 metri per 3.400 tonnellate di dislocamento, 30 nodi di velocità, un’autonomia vicina alle 5.000 miglia nautiche ed un equipaggio costituito da 80 uomini, potendo trasportare elicotteri e droni. Il loro ruolo sarà quello di pattugliamento delle Zone Economiche Esclusive, protezione delle SLOC e controllo delle attività economiche marittime. Secondo le prime specifiche divulgate, le navi potranno adottare diversi sistemi modulari che ne accresceranno la versatilità, ed avranno buone capacità antisom e possibilità di condurre missioni contro obiettivi aerei e terrestri. Molto vicine come concetto ai nuovi Pattugliatori Polivalenti d’Altura di Fincantieri, sebbene esteticamente appaiano maggiormente simili alle LCS della US Navy - almeno stando ai primi concept apparsi - anche tali navi saranno caratterizzate da una spiccata modularità, con equipaggiamenti e sistemi che verranno scelti in base alla missione, accompagnate da uno scafo e da una struttura progettati con materiali che ne ridurranno enormemente la segnatura radar. Tornando alla modularità, nella zona poppiera, è prevista la presenza di una “mission bay” che accoglierà container, attrezzature, armi e apparecchiature varie. Per quanto riguarda la suite di sistemi, le navi saranno equipaggiate con un nuovo radar multifunzione MF RFC BARRIER e di un sonar MINOTAUR ISPN-M dotato di cortina trainata basata sul sistema CIM 335 EM-03. La propulsione sarà garantita da un sistema combinato di turbine a gas e motori elettrici: nello specifico, una coppia di turbine a gas JSC SATURN M90FR da 27.500 CV e 2 motori elettrici da 2.200 CV. Il sistema d’arma, infine, sarà costituito da un cannone da 100 mm A-190 ARSENAL, una coppia di cannoni antiaerei a 6 canne rotanti AK-630M, 2 moduli VLS da 8 celle per missili sup-aria a medio raggio 9M96M REDUT, variante del sistema terrestre S-350E VITYAZ, una coppia di lanciatori URANUS RCC da 4 celle ognuno per missili da crociera 3M-14T (KALIBR-NK) e da 2 lanciatori quadrinati per siluri antisom e anti siluro da 330 mm PAKET-NK.


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