RIVISTA ITALIANA DIFESA
BUK-M3: a breve in servizio 16/09/2016 | Andrea Mottola

Nella seconda metà dello scorso giugno, la compagnia russa Almaz-Antey ha testato nel poligono di Kapustin Yar/Astrakhan (Russia meridionale) l’ultimo prodotto della famiglia di sistemi missilistici di difesa aerea BUK. Nello specifico, il test ha riguardato il nuovo sistema missilistico avanzato a medio raggio BUK-M3, versione modernizzata del BUK-M2 da cui, tuttavia, differisce in diverse componenti elettroniche, maggiormente avanzate, e per un missile completamente riprogettato, che ha colpito con successo l’obiettivo rappresentato da un aero-bersaglio PENSNE. L’Amm. Delegato di Almaz, Yan Novikov, ha dichiarato che il tracciamento dell’obiettivo è stato estremamente stabile, nonostante la presenza di condizioni meteorologiche avverse. Quello di giugno è stato uno degli ultimi test del sistema prima della sua imminente entrata in servizio con l'Esercito Russo. Secondo i dettagli tecnici forniti, il BUK-M3 è dotato di un missile – il 9M317M - di dimensioni maggiormente ridotte ed il cui peso risulta quasi dimezzato rispetto al vettore precedente, con ovvie ripercussioni positive sulla maggiore capacità di trasporto dei missili sui veicoli (circa 1,5 superiore, vale a dire 6 missili, rispetto ai 4 dei sistemi precedenti). Oltre alle differenze nel peso e nella compattezza del sistema, il BUK M3 risulta più preciso nei confronti di obiettivi (fonti non confermate parlano di una “kill probability” di 0,98), maggiormente “resistente” alle contromisure elettroniche e con una maggior portata rispetto ai predecessori M1 ed M2. Nello specifico, il BUK-M3 ha una gittata dichiarata di 70 km (con tangenza massima di 35 km), a fronte dei 40/45 km coperti dalle precedenti versioni dei sistemi antiaerei della “famiglia” BUK. Inoltre, i missili del BUK-M3 sono inseriti in lanciatori da 6 o da 12, mentre il nuovo radar consente l’identificazione ed il tracciamento simultaneo di 36 velivoli (rispetto ai 24 tracciabili dal M2) anche a quote estremamente basse (fino a 5 metri dal livello del suolo), con missili che raggiungono la velocità di 3 km al secondo, approssimativamente la stessa dei missili 48N6E2 del sistema S-300PMU-2. Una batteria tipica di BUK-M3 è costituita da un veicolo posto comando, uno per il sistema radar di scoperta, un veicolo da trasporto 9T243M, una coppia di veicoli lanciatori/radar TELAR 9A317M con 6 missili 9M317M ciascuno e radar di tracking e acquisizione, ed un veicolo lanciatore TEL 9A316M con 12 missili 9M317M, in 2 canister da 6, questi ultimi entrambi basati sullo scafo del veicolo corazzato cingolato GM-569. Lo stesso Novikov ha confermato quanto trapelato all’inizio dell’anno riguardo all’imminente consegna del nuovo sistema, che dovrebbe equipaggiare almeno una Divisione dell’Esercito Russo entro la fine del 2016, secondo quanto stabilito dal programma di riarmo generale previsto dal Cremlino.


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