Shama (Libano). Il contingente italiano continua a promuovere il dialogo interconfessionale organizzando un incontro tra le autorità religiose delle principali religioni monoteiste presenti nel sud del Libano nella propria area di responsabilità.
I lavori sono stati aperti dal comandante del Sector West, Gen. Nitti, il quale, dopo aver introdotto il tema dell’incontro focalizzato sul concetto dell’ ospitalità quale valore al centro di ogni comunità sociale, ha invitato le autorità a confrontarsi sul significato universale di questo termine a prescindere dalla sua valenza religiosa.
E’ in tale contesto che si è sviluppato un dibattito quanto mai attuale incentrato sull’ importanza dell’ospitalità, sul rispetto reciproco della culture e delle tradizioni. Solo attraverso il rispetto può esistere il dialogo e attraverso questo sentimento si favorisce lo sviluppo della stessa società.
All’iniziativa italiana hanno aderito il Mufti sciita di Tiro, Hassan Abdullah, l’Imam sunnita, Issan Khassab, l’arcivescovo greco cattolico, Michael Antoine Nakhle Abrass, l’arcivescovo maronita, Nabil El Hage e il vescovo greco ortodosso, Elias Kfouryche. Particolarmente gradita è stata la partecipazione del console onorario italiano a Tiro, Ahmad Seklaoui.
Le autorità religiose intervenute hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi blu italiani, “testimoni quotidiani del rispetto nei confronti di una differente cultura e tradizione”, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area del Sud, sottolineando come “in Libano la convivenza sia un valore irrinunciabile”.
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