L' Istituto Alti Studi per la Difesa ha sede a Roma in Palazzo Salviati, ed è un'articolazione dello Stato Maggiore della Difesa. Il suo compito è erogare corsi di alta formazione per dirigenti militari e civili, secondo un programma di studi annuale consistente in un master di secondo livello orientato alla Strategia e Sicurezza. Anche quest'anno, l’Istituto ha svolto un viaggio di studio in Italia finalizzato alla conoscenza di alcune significative realtà produttive del Paese. In particolare, la delegazione, composta da ufficiali generali, colonnelli e dirigenti civili e guidata dal Presidente del Centro Alti Studi della Difesa, Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, ha visitato gli stabilimenti Oto Melara di La Spezia, Agusta Westland a Vergiate, Beretta a Gardone Valtrompia, NanoTech e Fincantieri a Venezia, oltre all'Autorità Portuale della stessa città lagunare. Nel corso delle visite, i frequentatori dell'Istituto - tra cui erano presenti ufficiali provenienti da Afghanistan, Albania, Algeria, Argentina, Cina, Francia, Giordania, Iraq, Libano, Macedonia, Mozambico, Niger, Oman, Pakistan, Polonia, Senegal, Slovenia, USA e Vietnam - hanno assistito a specifiche conferenze finalizzate all'approfondimento di temi tra i quali spiccano: il management di realtà organizzative complesse, le sfide del mercato globale e le soluzioni adottate dalle diverse Società per mantenere il proprio posizionamento commerciale, i prodotti e le tecnologie più innovative di interesse per la Difesa come, ad esempio, il settore delle nanotecnologie. In Oto Melara particolare interesse ha suscitato la visita delle linee di produzione, con particolare attenzione alle artiglierie navali da 127/64 e 76/62. Inoltre, sono stati mostrati, in esposizione statica, alcuni proietti guidati di nuovissima generazione attualmente in via di sviluppo nell'ambito dei programmi VULCANO (munizioni da 127 e 155 per cannoni del calibro 127/54, 127/64 e 155/39 FH-70, 155/52 PzH-2000), STRALE (munizioni calibro 76 per tiro anti-missile, anti-aereo e anti-elicottero, destinate alla difesa navale a corto/cortissimo raggio) e "76 lungo raggio" (munizioni calibro 76 per tiro a grande distanza contro bersagli terrestri, anche in movimento). Infine, l’azienda ha fornito dimostrazioni dinamiche delle capacità di movimento e manovra di alcuni mezzi blindati e co razzati, tra cui LINCE, CENTAURO e ARIETE . In Agusta Westland la delegazione ha visitato, tra l'altro, le linee di produzione degli elicotteri AW-139 e AW-189. In Beretta, si è potuto prendere conoscenza di quella realtà industriale originale per storia, tradizione e collocazione geografica, oltre che per la notorietà nella produzione. L'attenzione per le nanotecnologie è andato oltre gli aspetti essenzialmente scientifici, pure di specifico interesse nel quadro dell'offerta formativa dell'Istituto, che dedica un seminario alle sfide globali e alle tecnologie necessarie a gestirle. Nell'incontro con Nanotech, infatti, si è dibattuto sull’impiego di nanotecnologie nel settore della difesa, con particolare attenzione ai sistemi di individuazione degli esplosivi e ai probabili effetti delle nano-particelle sull'organismo. L'attenzione che l'Istituto Alti Studi per la Difesa rivolge all'apparato produttivo del Paese è sempre ben accolta e ricambiata in termini di disponibilità, da parte delle eccellenze industriali italiane nel campo della difesa, a presentarsi e a dialogare. Nondimeno, questi incontri, di valenza internazionale per la presenza di numerosi rappresentanti di Paesi amici e per l'autorevolezza degli interlocutori che presentano le diverse realtà industriali, assumono la rilevanza di eventi culturali di ampio respiro, stimolando l'interesse non solo per la tecnica, ma anche per l'economia, la società e l'ambiente, fornendo una prospettiva del “sistema Paese” ampia e significativa, certamente utile per comunicare che l'Italia, nel campo della ricerca e nell'industria della difesa, sa essere innovativa, competitiva e attenta nella gestione delle risorse umane e ambientali.